Si aprono le porte del Roland Garros a Djokovic: dal 14 marzo in Francia verrà abolito il Green Pass e non sarà più obbligatoria nemmeno la mascherina.
Una notizia destinata a cambiare la vita del paese anche dal lato sportivo. A sorridere per questa scelta del governo francese è sicuramente uno degli atleti no-vax per eccellenza, Novak Djokovic, che dopo giorni bui in cui ha perso uno dei suoi sponsor e dove si è separato con il suo storico allenatore ha finalmente ricevuto una buona notizia.
L’allentamento delle restrizioni permetterà infatti al serbo di scendere in campo sia sulla terra rossa di Parigi, dove ha già trionfato due volte, che al Masters 1000 di Montecarlo.
La speranza è che si torni a parlare delle prestazioni in campo, al di là delle polemiche sulle sue posizioni sul vaccino che hanno tenuto banco negli ultimi mesi.
Il ritorno di Novak
Finalmente potremo vedere il vero Novak, che al momento in stagione vanta una sola presenza al torneo di Dubai quando fu sconfitto da Vesely. Fu costretto a dare forfait sia a Indian Wells che a Miami dove sussisteva (e sussiste tutt’ora) l’obbligo vaccinale.
L’alleviarsi delle misure anti-covid ha anche tolto la possibilità che Djokovic si fermasse prima del previsto nei tornei per motivi burocratici. Infatti già in caso di arrivo in semifinale a Montecarlo il tennista avrebbe infatti dovuto ritirarsi in quanto sarebbe scaduto il suo pass di guarigione dal covid, che in Francia ha validità quattro mesi.
La situazione degli altri tornei per Djokovic
Il problema non sussiste più e Djokovic sarà sicuramente ai blocchi di partenza a Montecarlo, dove tra l’altro risiede, il 10 aprile.
Ma soprattutto il 22 maggio lo vedremo al Roland Garros, dove potrà difendere il titolo vinto lo scorso anno dopo che aveva battuto Nadal in semifinale e Tsitsipas in rimonta in finale.