L’allarme Coldiretti sul grano: il prezzo subisce un rincaro di dodici volte.
“L’Ucraina ha un ruolo importante anche sul fronte agricolo con la produzione di circa 36 milioni di tonnellate di mais per l’alimentazione animale (5° posto nel mondo) e 25 milioni di tonnellate di grano tenero per la produzione del pane (7° posto al mondo) mentre la Russia è il principale Paese esportatore di grano a livello mondiale“, aveva spiegato la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana.
Coldiretti spiega che le quotazioni del grano sono balzate del 5,7% nella sola giornata del 24 febbraio, subito dopo l’attacco della Russia all’Ucraina.
Per Assopanificatori-Fiesa Confesercenti il prezzo del pane potrebbe aumentare del 10% a causa del conflitto, ma la stima di incremento, che va ad aggiungersi al 10-15% in più del 2020, è soggetto a diverse variabili, tra cui l’aumento dell’energia e del gas che impatta sul funzionamento di macchine e forni.
“La guerra sta innescando un nuovo cortocircuito sul settore agricolo nazionale che ha già sperimentato i guasti della volatilità dei listini visto che l’Italia che è fortemente deficitaria in alcuni settori ed ha bisogno di un piano di potenziamento produttivo e di stoccaggio per le principali commodities, dal grano al mais fino all’atteso piano proteine nazionale per l’alimentazione degli animali in allevamento per recuperare competitività rispetto ai concorrenti stranieri” afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.
Coldiretti e Confagricoltura lanciano l’sos pane, con i prezzi del grano al top da 9 anni. L’Italia importa il 64% del grano e il 53% del mais per il mangime del bestiame.
L’Ucraina è il nostro secondo fornitore di mais con una quota del 20%, la Russia è il primo fornitore mondiale di grano.
L’allarme Coldiretti sul grano: i prezzi variano nella penisola
A Milano, per esempio, una pagnotta da un chilo costa 4,25 euro. A Roma 2,65 euro, mentre a Palermo ha il prezzo medio di 3,07 euro. Lo riportano le elaborazioni di Coldiretti sui dati dell’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo economico a settembre. Infatti, riporta la Coldiretti, i prezzi al consumo non sono mai calati, nonostante la forte variabilità delle quotazioni del grano.
In considerazione di tutto ciò Coldiretti chiede interventi immediati da parte del governo. A partire dallo sblocco di 1,2 miliardi per i contratti di filiera già stanziati nel Pnrr.