La salute mentale di Putin è oggetto di discussione da molte settimane. Che un leader così autocratico rasenti la follia lo dicono in molti, anche solo come “modo di dire” ma da un punto di vista clinico adesso c’è la certezza. O almeno ce l’ha la giornalista Maruska Albertazzi. Ecco come spiega dettagliatamente la sua intuizione a “Bagheera – Manuale di sopravvivenza dalla giungla quotidiana” condotto su radio Cusano Campus dal cantautore Bussoletti. Di seguito i passaggi più importanti del suo intervento.
Sulla salute mentale di Putin
“La domanda che si stanno ponendo in molti su Putin è se sia lucido oppure no nelle sue decisioni. Partiamo dal fatto che il suo profilo è quello di un sociopatico, cioè di una persona che ha una totale assenza di empatia. Si tratta di un profilo psicologico di uno che prende decisioni sugli altri senza preoccuparsi delle conseguenze. Il problema è che, a questo, si aggiunge anche la paranoia e lo ha dimostrato in questi anni di pandemia. Per esempio per andare a colloquio con lui era necessario fare due settimane di quarantena e ci si sedeva ad un lungo tavolo, tra l’altro realizzato in Italia, che metteva gli interlocutori a distanza di sei, sette metri. Capite da soli che chiedere di parlare così non è proprio un segnale confortante”
La cerchia di Putin
“Sulla salute mentale di Putin basti dire che a sedici anni ha deciso di entrare nel Kgb ed altro non ha fatto nella vita. E’ uno che è stato addestrato a non aver paura della morte e a non preoccuparsi di quella altrui. Ecco perché ora, dopo che ha avuto il Covid, si circonda solo delle sue guardie del corpo che, chiaramente, saranno teste di legno e quindi non persone che gli impongono un confronto. E’ pazzo ed è solo nella sua follia.”
Sui danni del long Covid
“E’ vero che Putin ha avuto il Covid e che gli strascichi della malattia si fanno sentire anche sulla psiche ma in questo caso il problema è che vanno ad inasprire una personalità sociopatica e paranoica che ha in mano il pulsante del nucleare. Questo, sinceramente, fa davvero tanta paura.”
Sui racconti di chi ha conosciuto Putin
“Chi ha conosciuto Putin e lo ha frequentato parla di lui non come uno scacchista ma come un pugile. Raccontano di uno che parte a testa bassa e colpisce perché è guidato dalla filosofia del chi picchia prima picchia meglio. Io spero soprattutto nella mediazione della Cina che ha una cultura più simile alla sua rispetto a noi che siamo su tutti altri valori.”
Un quadro a tinte fosche quello che la giornalista de La Ragione dipinge sulla salute mentale di Putin all’interno della sua rubrica “Tutti pazzi per Maru”, ideata insieme a Misa Urbano, per Bagheera. Forse è il caso che se ne accorgano anche ai piani alti in modo che mandino un pool di psichiatri a spiegare ai diplomatici europei come trattare un soggetto simile.
Ecco il link del podcast dell’intera intervista sulla salute mentale di Putin di Maruska Albertazzi:
https://www.radiocusanocampus.it/podcast/tutti-pazzi-per-maru-02-03-2022-bagheera/