Il mondo dello sport continua con il suo impegno nel condannare il conflitto tra Russia e Ucraina. Roman Abramovich, uno degli uomini più influenti dell’ultimo secolo, nella notte ha preso una posizione in merito esponendosi definitivamente sulla vicenda. Il magnate russo ha deciso in via definitiva di vendere il Chelsea e devolvere il ricavato ad una fondazione a beneficio di tutte le vittime della guerra in Ucraina. Il magnate russo era finito nel mirino dell’opinione pubblica per la sua amicizia con il presidente russo Vladimir Putin e ha voluto cancellare ogni polemica con questo eclatante gesto. Si parla infatti di una richiesta e valutazione di circa 3,3 miliardi di sterline, quasi 4 miliardi di euro, per la cessione del club londinese acquisito nel 2003.
Le prime reazioni dalla politica
Chris Bryant, deputato laburista, dopo la scelta del magnate russo, lo ha accusano della volontà di cercare di vendere in fretta le sue proprietà nel Regno Unito per schivare le ripercussioni delle sanzioni. Gli oligarchi russi sono stati, infatti, tra le prime persone colpite dalle sanzioni economiche relative alla situazione Russia-Ucraina.
Anche il primo ministro inglese Boris Johnson si è espresso in materia: “Stiamo sanzionando già 275 persone, altre 100 la scorsa settimana, l’impatto si fa sentire. un elenco completo di tutti coloro che sono associati al regime di Putin. Il cappio si sta stringendo sul regime di Putin e si continuerà a stringere“.
Il comunicato di Abramovich sul Chelsea
Vorrei affrontare le speculazioni circolate sui media negli ultimi giorni in relazione alla mia proprietà del Chelsea FC. Come ho affermato precedentemente, ho sempre preso le decisioni tenendo a cuore l’interesse del Club. Nella situazione attuale, quindi, ho preso la decisione di vendere il Club, poiché ritengo che ciò sia nel migliore interesse del Club, dei tifosi, dei dipendenti, nonché degli sponsor e dei partner del Club.
La vendita del Club non sarà accelerata ma seguirà il giusto processo. Non chiederò alcun prestito da rimborsare. Per me non si tratta mai di affari né di soldi, ma di pura passione per il gioco e per il Club. Inoltre, ho incaricato il mio team di creare una fondazione benefica in cui verranno donati tutti i proventi netti della vendita. La fondazione sarà a beneficio di tutte le vittime della guerra in Ucraina. Ciò include la fornitura di fondi essenziali per i bisogni urgenti e immediati delle vittime, nonché il sostegno al lavoro di recupero a lungo termine.
Per favore, sappiate che questa è stata una decisione incredibilmente difficile da prendere e mi addolora separarmi dal Club in questo modo. Tuttavia, credo che questo sia nel migliore interesse del Club.
Spero di poter visitare per l’ultima volta Stamford Bridge per salutare tutti voi di persona. È stato un privilegio far parte del Chelsea FC e sono orgoglioso di tutti i nostri successi raggiunti. Il Chelsea Football Club e i suoi tifosi saranno sempre nel mio cuore.
Grazie,
Roman