Donne e welfare aziendale: lo studio nella giornata che le celebra.

Sul fronte occupazione e donne, l’Italia fa già i conti con una serie di problematiche non da poco, non ultimo il risultato emerso dal Global Gender Gap, il report pubblicato lo scorso dicembre del World Economic Forum, che ha visto il nostro Paese scendere al 76esimo posto, dal 70esimo in cui era risalito l’anno precedente.

Donne e welfare aziendale

Lo studio relativo al 2019 fornisce una panoramica per nulla rassicurante su diversi aspetti legati all’occupazione, dalle differenze salariali tra uomini e donne, alle difficoltà in più che queste ultime riscontrano nel fare carriera. Proprio per questo motivo è bene far luce sulle probabili soluzioni che, in ambito di politiche del lavoro, è possibile applicare per contrastare questi problemi, come suggerito anche da un altro studio, quello svolto dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, che sostiene la necessità di individuare degli strumenti che incidano sull’inclusione lavorativa delle donne e intervengano sulle principali criticità aziendali.

L’esempio di un’azienda sul mercato

Un esempio arriva da un noto marchio made in Italy in crescita: “da circa un anno e mezzo, abbiamo deciso però di utilizzare un portale di flexible benefits che le colleghe possono utilizzare per il supporto alla famiglia (assistenza genitori anziani, istruzione dei figli, voucher baby sitting) e per dotarsi di un’assicurazione sanitaria integrativa. – lo ha dichiarato la responsabile Risorse Umane – Formazione e Sviluppo di Nuna Lie, Mariagiovanna Modoni.

La novità smart working

Tra gli strumenti di inclusione lavorativa potrebbe esserci, secondo lo studio, proprio lo smart working; pare infatti che il modello di lavoro flessibile favorisca le pari opportunità al tempo dell’Industria 4.0. Un altro strumento potentissimo in tal senso è il welfare, fondamentale per migliorare le condizioni dei lavoratori e favorire la
conciliazione dei tempi di vita con l’attività lavorativa, applicando piani strategici realizzati ad hoc. In uno scenario che non è tra i più positivi a livello globale ed europeo, sono comunque diversi i modelli aziendali italiani virtuosi, impegnati in questo senso al fine di garantire ai propri dipendenti una qualità della vita migliore.