Mario Balotelli torna a parlare e, come sempre, non è mai banale. SuperMario, intervistato da The Athletic, si è soffermato sulle sue qualità calcistiche, lanciando un paragone con Ronaldo e Messi: “Al giorno d’oggi non posso dire di essere bravo come Ronaldo o Messi, nessuno può. Se parliamo solo di qualità calcistica, però, non ho nulla di cui essere geloso a dire il vero. Ho perso alcune occasioni per essere a quel livello. Ma sono sicuro al 100% che la mia qualità sia allo stesso livello di queste persone, ma io, ripeto, ho perso alcune occasioni“.
Un salto nel passato per Balotelli, oggi 31enne, che ha ripercorso la sua carriera parlando di una scelta che non rifarebbe, quella di lasciare il Manchester City: “Penso che sia stato il mio più grande errore – spiega – Nell’anno in cui sono partito ho giocato molto bene a Milano per un anno e mezzo, ma dopo ho avuto problemi. So che non avrei dovuto lasciare il City in quel momento. Avrei potuto essere come Sergio Aguero per molto tempo“.
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“Voglio andare in Nazionale e portarla al Mondiale”
Nonostante gli errori del passato, Balotelli sta vivendo una seconda giovinezza in Turchia, con la maglia dell’Adana Demirspor. Dieci gol in ventidue presenze, numeri che gli sono valsi la convocazione in Nazionale da parte di Roberto Mancini per lo stage dello scorso gennaio: “L’unico obiettivo che ho è andare in Nazionale e provare a portarla al Mondiale – ammette SuperMario – cercando anche di arrivare ai primi tre posti in campionato con l’Adana. So che non è facile, ma sono queste le cose più importanti in questo momento. Sento che può essere così per il resto della mia carriera, ed è quello che voglio, voglio solo tornare in Nazionale“.
“Gli ultimi due anni non sono stati molto facili per me, a Monza e Brescia – conclude Balotelli – Ho avuto anche degli infortuni. Per me la normalità dovrebbe essere essere in Nazionale. La cosa che non è normale è quando non lo sono. Quindi ovviamente sto lavorando per essere lì a marzo quando avremo le qualificazioni e spero che sarò convocato”.