Un milione di sfollati in Ucraina

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha lanciato due appelli di emergenza coordinati per le persone sfollate in Ucraina e nella regione.

“Entrambi i piani includono fondi per aumentare le forniture mediche e sanitarie essenziali, acqua potabile, riparo e protezione”, ha spiegato il segretario generale dell’Onu, sottolineando che i piani “sono coordinati, complementari e progettati per un’attuazione immediata”

L’Onu stima che sia più di un milione di persone il numero degli sfollati all’interno del paese, sono oltre 660 mila i rifugiati che hanno lasciato l’Ucraina in questi primi 6 giorni di guerra e i numeri stanno aumentando in modo esponenziale.

“La situazione dei bambini e delle famiglie coinvolte nell’escalation del conflitto in Ucraina peggiora di minuto in minuto. I combattimenti si stanno avvicinando alle popolazioni civili, più vicino alle case dei bambini e alle scuole, agli ospedali e agli orfanotrofi”.

Lo afferma, in una nota, Direttore Generale dell’Unicef Catherine Russell.

Almeno 13 bambini – afferma“sono stati uccisi e ci aspettiamo che questo numero aumenti con l’infuriare dei combattimenti.

Molti i bambini feriti e molti altri traumatizzati dalla violenza che li circonda.

In centinaia di migliaia non vanno a scuola.

Tutti i 7,5 milioni di bambini in Ucraina sono in una situazione di grande rischio”.

 

L’Unicef a sostegno dei bambini

In tutto l’est, nove team mobili per la protezione dell’infanzia supportati dall’Unicef stanno raggiungendo i bambini ovunque sia possibile con assistenza psicosociale, sostegno alla salute mentale e servizi di protezione.

Ma l’ambiente operativo in Ucraina è estremamente complesso.

La crisi dei rifugiati sta crescendo esponenzialmente, aumentando i bisogni umanitari.

“Ci affidiamo alla generosità e al sostegno della comunità globale per aiutare l’Unicef e i nostri partner concludea raggiungere i bambini e le famiglie in Ucraina, le cui vite e il cui futuro sono in bilico.

Non possiamo fermarci finché non raggiungeremo ogni bambino colpito da questo conflitto”.