Accelera ancora l’inflazione. Record a febbraio, dove raggiunge un livello che non si registrava da novembre 1995. Secondo le stime preliminari dell’Istat, lo scorso mese l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,9% su base mensile e del 5,7% su base annua (da +4,8% del mese precedente). Si tratta dell’ottavo aumento consecutivo. In salita anche i prezzi dei prodotti del carrello della spesa (beni alimentari, per la cura della casa e della persona): da +3,2% di gennaio a +4,2%. Aumenti notevoli che incidono nettamente sulla tasche dei cittadini italiani, oltre a quelli legati al caro bollette.
Gli altri aumennti dell’inflazione record
Su base annua accelerano in misura ampia i prezzi dei beni e di un solo decimo di punto quelli dei servizi. Si allarga quindi il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni. L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati e in misura minore dei Beni alimentari non lavorati, degli Alimentari lavorati e dei Beni durevoli. L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +4,3% per l’indice generale e a +1,3% per la componente di fondo. Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,8% su base mensile e del 6,2% su base annua.