La presa di posizione del Comitato Olimpico Internazionale sul conflitto tra Russia e Ucraina è arrivata.
Russia e Bielorussia escluse da tutte le competizioni internazionali a tempo indeterminato “per proteggere l’integrità delle competizioni sportive globali e per la sicurezza di tutti i partecipanti”.

Rimane ora però da risolvere la questione atleti, che fine farà ad esempio il numero del ranking ATP Daniil Sergeevič Medvedev? La decisione è arrivata “con il cuore pesante”, aggiunge la nota e con la raccomandazione che “le Federazioni Sportive Internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi non invitino o non consentano la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi alle competizioni internazionali”.

Il CIO prosegue ipotizzando varie situazione e cerca di dare tutte le indicazioni del caso ai paesi che potrebbero vedere coinvolta una squadra russa nelle competizioni. Vengono esortate vivamente Federazioni e organizzatori “a fare tutto ciò che è in loro potere per garantire che nessun atleta o funzionario sportivo russo o bielorusso possa prendere parte sotto il nome di Russia o Bielorussia.

I cittadini russi o bielorussi, siano essi presenti come atleti individuali o di squadra, dovrebbero essere accettati solo come neutrali. Non devono essere visualizzati simboli, colori, bandiere o inni nazionali”.

I casi dei singoli atleti

Sicuramente l’esempio più eclatante tra quelli sopra riportati è quello di Danil Mevdvedev. Appena scalata la classifica ATP si ritrova ora di fronte ad una possibile esclusione per motivi extra-sportivi.

Bisognerà capire come verranno trattati questi casi e soprattutto se nel caso gli atleti accetteranno di competere senza inni e bandiere. Una situazione difficile anche per il mondo dello sport, che non può certamente rimanere indifferente a quello che sta accadendo in Ucraina, ma che rischia di perdere alcuni dei suoi player migliori.