Il Ministero della Salute ha autorizzato l’ingresso in Italia anche agli animali sprovvisti di passaporto europeo e della relativa documentazione sanitaria per quelli in fuga con i proprietari dall’Ucraina a causa della guerra con la Russia. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che ieri aveva inviato una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere la deroga al Regolamento Europeo 576/2013.
Guerra Russia Ucraina, autorizzato l’arrivo di animali senza passaporto
In una circolare emanata ieri sera, la Direzione generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari comunica che il Ministero della Salute ha informato la Commissione e i Paesi membri dell’Ue che accetterà l’introduzione in Italia di animali da compagnia al seguito dei cittadini provenienti dall’Ucraina “senza la preventiva richiesta e il preventivo rilascio dell’ autorizzazione prevista dall’articolo 32 del regolamento Ue 576/2013, anche al fine di tutelare il rispetto del benessere degli animali”.
Il Ministero ha disposto che i Paesi membri dell’Ue, nel caso di controlli alle frontiere sugli animali da compagnia che viaggiano con i cittadini dell’Ucraina che vogliono raggiungere l’Italia, comunichino all’indirizzo e-mail [email protected] la tipologia e il numero di animali, l’identificazione degli stessi (se possibile), il nome del proprietario e l’indirizzo di destinazione in Italia.
La soddisfazione dell’OIPA
«Ringraziamo il ministro Speranza per aver adottato questa misura tanto attesa da chi, come la nostra associazione, è pronta ad accogliere in Italia gli animali costretti a fuggire dall’Ucraina assieme alla propria famiglia», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Le leghe-membro di Oipa International, con le quali siamo in costante contatto, ci descrivono una situazione tragica anche per i rifugi nelle città sotto attacco. Come Oipa continuiamo la nostra raccolta di aiuti anche per gli animali senza famiglia».
La richiesta di ieri al Ministro Speranza per l’accoglienza dei profughi con i loro animali
In previsione di possibili arrivi di rifugiati in Italia accompagnati dai loro animali domestici e come già avviene in altri Paesi dell’Unione Europea, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha inviato ieri una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere che in Italia vi sia una deroga al Regolamento Europeo 576/2013 che permetta l’ingresso nel nostro Paese anche agli animali sprovvisti di passaporto europeo (Pet Passport) e della relativa documentazione sanitaria.
“Vista la situazione di estrema emergenza, si potrebbe eseguire la profilassi veterinaria degli animali una volta giunti sul territorio italiano così che non vengano abbandonati lungo il tragitto o separati dai propri compagni umani dopo essere riusciti a trovare salvezza”, propone nella missiva l’Oipa, che è a disposizione per fornire aiuto ai rifugiati ucraini che, arrivati in Italia, abbiano bisogno di assistenza per i propri animali.
La Commissione Europea consente agli Stati membri di ridurre la burocrazia per i cittadini ucraini che fuggono dalla guerra con i loro pet. Come rende noto dall’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), «data l’emergenza bellica in corso, la Direzione Generale della Sanità della Commissione Europea (DGSante) ammette che l’ingresso nel territorio dell’UE possa avvenire anche sospendendo i requisiti previsti dal regolamento europeo per gli Stati non UE e un tweet della Direzione Food Safety della Commissione afferma che gli Stati Membri che stanno accogliendo i profughi ucraini acconsentano l’ingresso dei loro animali da compagnia “senza preventiva documentazione».
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