Sesto giorno di guerra tra Russia e Ucraina. La regione di Kiev è ancora teatro di bombardamenti e il governo ha temporaneamente revocato l’obbligo di visto d’ingresso per qualsiasi straniero disposto a combattere contro le truppe di Mosca. Il presidente ucraino Zelensky propone di bandire la Russia da tutti i porti e gli aeroporti del mondo e definisce un “brutale crimine di guerra” il bombardamento sulla città di Kharkiv. Intanto l’Ue e la Nato chiedono il ritiro immediato dei contingenti russi dall’Ucraina. Gli Stati Uniti fanno sapere che non invieranno truppe. Il convoglio di mezzi militari russi alle porte di Kiev è lungo oltre 60 chilometri.
Guerra tra Russia e Ucraina, gli aggiornamenti del sesto giorno di conflitto
Il dramma umanitario. Il viceministro dell’Interno polacco ha riferito che circa 350mila persone sono entrate nel paese dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa la scorsa settimana. E mentre il Kazakistan si appella a Russia e Ucraina perché proseguano a negoziare mettendosi a disposizione come mediatore nei colloqui tra i due Paesi, il premier australiano Scott Morrison ha fatto sapere che l’Australia invierà missili e munizioni all’Ucraina nell’ambito di un pacchetto da 50 milioni di dollari in aiuti militari per respingere le forze russe. Intanto l’ambasciata cinese ha annunciato di avere iniziato a evacuare i suoi cittadini dall’Ucraina.
Anonymous continua a colpire la Russia
Continua anche la guerra del collettivo di Anonymous alla Russia. Un messaggio comparso sul sito web dell’agenzia di stampa russa Tass invita i cittadini a mettere fine alla follia dell’invasione smettendo di inviare mariti e figli in guerra e ricordando l’isolamento dal resto del mondo.
“Tra pochi anni vivremo come in Corea del Nord, questa non è la nostra guerra, fermiamola”.
L’appello, rivendicato dal gruppo di hacker, è stato poi cancellato e sostituito da un messaggio di errore.
Lo sport contro la Russia
Anche il mondo dello sport si schiera contro la Russia. Il World Rugby ha sospeso l’affiliazione del Paese “fino a nuovo ordine”: lo ha annunciato lo stesso ente mondiale. Allo stesso tempo, la Russia e la Bielorussia sono state sospese da tutte le attività di rugby a livello internazionale. Questo significa che le poche speranze di Mosca di qualificarsi per la Coppa del Mondo del prossimo anno in Francia sono del tutto svanite. Ieri anche il calcio si è ufficialmente schierato contro la Russia. Fifa e Uefa hanno deciso di sospendere la Russia da tutte le competizioni internazionali fino a nuovo avviso. Niente Qatar per la nazionale di Karpin, niente competizioni europee per i club.