Indiana Jones 5, il produttore e il regista del film annunciano la fine delle riprese di uno dei capitoli più sofferti della saga.

Indiana Jones 5: la prima volta senza George Lucas e Steven Spielberg

La travagliata lavorazione di Indiana Jones 5 è finalmente giunta al termine.
Ne hanno dato l’annuncio, attraverso i loro account Twitter, il produttore Frank Marshall e il regista James Mangold. Il primo, che ha seguito la saga fin dal suo esordio nel 1981 con I Predatori dell’Arca Perduta, si è limitato a un canonico “That’s a wrap”.


Il secondo, invece, ha pubblicato un’immagine proprio dal primo episodio della serie, commentandola con la frase: “E così inizia il primo giorno dopo la tempesta…”


Mangold ha voluto, probabilmente, riferirsi alle difficoltà che hanno accompagnato questo quinto capitolo delle avventure dell’archeologo. Il film era stato, infatti, annunciato nel 2016, ormai più di cinque anni fa. Per la prima volta, la sceneggiatura non sarebbe stata sviluppata a partire da una storia di George Lucas, creatore di Star Wars e da sempre deus ex machina delle avventure di Indy. Alla regia avrebbe dovuto esserci nuovamente Steven Spielberg, che avrebbe affiancato Harrison Ford in quella che dovrebbe essere l’ultima avventura sul grande schermo dell’iconico personaggio. Nel 2020, invece, venne annunciato che James Mangold aveva sostituito Spielberg, nel frattempo impegnato con il remake di West Side Story. Questo comportò la riscrittura dello script e nuovi ritardi nella lavorazione.
Ora che le riprese sono ufficialmente terminate, Indiana Jones 5 inizierà la fase di post-produzione, in vista dell’uscita nelle sale prevista per il 30 giugno 2023.

James Mangold: “L’obiettivo è riportare il pubblico alla prima volta che hanno visto un film di Indy”

Indiana Jones 5
Il regista James Mangold.

Proprio James Mangold ha voluto parlare del progetto, del suo approccio a un personaggio così rilevante nell’immaginario popolare e dell’obiettivo che si era prefissato fin dall’inizio delle riprese.

“Cerco sempre di trovare il centro emotivo da cui partire nei miei lavori. In un periodo storico come questo, in cui i franchise cinematografici sono diventati una merce, ho imparato che dare al pubblico ciò che gli è già familiare, con le stesse modalità, solitamente genera il desiderio di provare di nuovo le emozioni della prima volta che hanno visto il personaggio sullo schermo. Questo significa che il tuo compito come regista è, da un lato, di proporre qualcosa di nuovo ma, allo stesso tempo, tener vivi i motivi per cui tutte quelle persone continuano a vedere i film di questa saga”.

Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, il sabato, dalle 18:30 alle 20 su Radio Cusano Campus.