Russia Ucraina: la protesta delle femministe russe si palesa contro la guerra voluta da Putin:”Come cittadine russe e femministe, condanniamo questa guerra. Il femminismo come forza politica non può essere dalla parte di una guerra di aggressione e occupazione militare. Il movimento femminista in Russia lotta per i soggetti più deboli e per lo sviluppo di una società giusta con pari opportunità e prospettive, in cui non ci può essere spazio per la violenza e i conflitti militari”.
Russia Ucraina: la protesta delle femministe russe
Nasce quindi il “Manifesto della resistenza femminista contro la guerra”, pubblicato oggi dalla piattaforma della “Opposizione attiva femminista” russa. Il contesto è quello dell’operazione militare lanciata giovedì scorso dalla Russia su tutto il territorio dell’Ucraina. Stando ai numeri rilanciati dalle Nazioni Unite le persone decedute nelle ostilità fino ad adesso sarebbero almeno 102, secondo il governo di Kiev quasi 200.
Manifesto della resistenza femminista contro la guerra”
Nel manifesto il “movimento femminista russo” si definisce “uno dei pochi movimenti di opposizione nella Russia contemporanea a non essere stato devastato dalle ondate di persecuzione lanciate dal governo di Vladimir Putin”. Le attiviste, “diverse dozzine di gruppi femministi di base operano in almeno trenta città russe”, si legge nel testo, “invitano le femministe di tutto il mondo a unirsi per opporsi all’aggressione militare lanciata dal governo di Putin”.
Russia Ucraina: Putin ha dichiarato guerra al suo vicino
Secondo le attiviste, “la Russia ha dichiarato guerra al suo vicino” e “non ha concesso all’Ucraina il diritto all’autodeterminazione né alcuna speranza di una vita pacifica”. Nel manifesto si dichiara pertanto che “la guerra è stata condotta negli ultimi otto anni su iniziativa del governo russo” e che il conflitto nella regione ucraina orientale del Donbass, miccia della guerra scoppiata la scorsa settimana su tutto il territorio ucraino, “è una conseguenza dell’annessione illegale della Crimea”.
La guerra intensifica la diseguaglianza
“La guerra – si legge ancora – intensifica la disuguaglianza di genere e mette un freno per molti anni alle conquiste per i diritti umani, la guerra porta con sé non solo la violenza delle bombe e dei proiettili, ma anche la violenza sessuale: come dimostra la storia, durante la guerra il rischio di essere violentata aumenta di molto per qualsiasi donna.”