Perché si parla molto di Edoardo Leo in rete in queste ore? Per via della sua apparizione di ieri pomeriggio a Domenica In dove è stato a presentare il suo nuovo lavoro cinematografico. Si tratta di una “fatica” che gli è costata quattro anni di vita e che è un documentario sull’immenso comico Gigi Proietti. La sfida è di quelle importanti perché si tratta di catturare l’anima dolce di un artista amato da tutti anche per la sua umiltà. Lo dimostra il racconto che Leo fa di quando andò da Proietti per comunicargli la voglia di fare un documentario sul suo conto. “Un documentario su di me? E perché?”. Anche per questo è nata la decisione di narrare la vita e la carriera di un grande che “pensava di non meritarsi tutta questa ammirazione”. Edoardo Leo ha iniziato a seguire Gigi Proietti prima e dopo i suoi spettacoli e questo è quel che ne è venuto fuori.
Il documentario su Proietti di Edoardo Leo
Prima di descrivere il suo lavoro cinematografico su Gigi Proietti, Edoardo Leo sottolinea le ragioni che lo hanno spinto a realizzarlo:
“Io vengo qui a presentare una cosa a cui tengo troppo ma non vengo a cuor leggero, veniamo tutti con la morte nel cuore per quello che sta succedendo. Lui era una persona alla quale ha voluto molto bene. Ho fatto molta fatica quel giorno. Avevamo pensato di scrivergli una lettera per i suoi 80 anni per ringraziarlo e invece la leggo ora e continuerò a farlo continuando a ringraziarlo anche dopo la sua morte.”
Le emozioni che sono intrecciate a questo video sono intensissime e l’ospitata tv lo dimostra. Negli sguardi e nella prossemica.
Le emozioni di Edoardo Leo
Nel rivedere l’omaggio a Gigi Proietti, Edoardo Leo ha commentato:
“E’ difficile, ma Gigi sta qui, sta qui con noi, avrebbe potuto regalarci tanto ma ci ha lasciato più di quello che noi immaginiamo. Negli ultimi anni è stato accostato troppo spesso alla figura di comico ma era un uomo di grande cultura. Gigi ci ha lasciato dei teatri.”
Edoardo Leo ha concluso il documentario su Gigi Proietti proprio quando l’attore è scomparso. Qualcosa però aveva visto:
“Gli avevo fatto vedere i primi 10 minuti e mi aveva detto che andavano bene. Quando Gigi è scomparso, vista la grande riservatezza della famiglia, ho chiesto a loro se potevo andare avanti e, solo dopo il loro ok, ho terminato il documentario.”
Questa docu-fiction uscirà il 3 marzo per una sola settimana in tutta Italia, fino al 9 marzo. Tante saranno le testimonianze di amici e colleghi nel lungometraggio.
Intanto ecco un video in cui Edoardo Leo dice qualcosa in più sul suo lavoro: