Nel quarto giorno di guerra Russia-Ucraina arriva l’annuncio schioccante del presidente russo, Vladimir Putin. Il leader del Cremlino ha ordinato al comando militare di mettere in allerta le forze di difesa nucleare dopo “le affermazioni aggressive dei paesi Nato”.
Putin: “Nato aggressiva. Ordino l’allerta nucleare”
Durante un incontro con il ministro della Difesa Shoigu, Putin ha infatti definito “illegittime” le sanzioni occidentali, soprattutto quelle contro la banca centrale russa, contro alcuni oligarchi e contro lui stesso. Da qui la decisione di mettere in stato di massima allerta il sistema di deterrenza nucleare. Una mossa che ha le sembianze di una vera e propria minaccia atomica.
“I Paesi occidentali non stanno solo intraprendendo azioni ostili contro il nostro Paese nella sfera economica, intendo quelle sanzioni di cui tutti sono ben consapevoli, ma anche gli alti funzionari dei principali Paesi della Nato fanno dichiarazioni aggressive contro il nostro Paese“, ha spiegato il presidente russo.
Le sanzioni stanno spingendo Mosca verso la terza guerra mondiale, ha sottolineato contemporaneamente il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko, citato dall’agenzia Belta.
“In questa situazione, si deve capire una cosa: alcune sanzioni sono peggio di una guerra. Ora si parla molto di sanzioni contro il settore bancario. Gas, petrolio, swift. Questo sta spingendo la Russia verso una terza guerra mondiale. Quindi dobbiamo mostrare moderazione per non finire nei guai. Perché una guerra nucleare sarebbe un disastro” ha dichiarato Lukashenko.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, parlando alla Cnn, ha accusato il presidente russo Vladimir Putin di una retorica “pericolosa e irresponsabile” sul nucleare. E neanche la risposta degli Stati Uniti si è fatta attendere.
“Vladimir Putin ‘fabbrica minacce’ con l’allerta del sistema difensivo nucleare russo” dicono dalla Casa Bianca.
Per l’ambasciatrice alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, la decisione del presidente russo dimostra che Putin “sta aggravando il conflitto in un modo che è inaccettabile“.
“Il presidente Putin – ha aggiunto – sta continuando l’escalation di questa guerra in una maniera che è totalmente inaccettabile e dobbiamo continuare ad arginare le sue azioni nel modo più forte possibile“.
Guerra in Ucraina, il sistema di deterrenza nucleare della Russia
Vladimir Putin nel discorso in cui annunciava l’invasione dell’Ucraina all’alba del 24 febbraio aveva minacciato di vendicarsi duramente contro le nazioni che avessero deciso di intervenire direttamente nel conflitto. Con l’ordine di cambiare lo stato di allerta significa il presidente russo ha dato seguito a quell’avvertimento.
Le Forze strategiche di deterrenza, sono le forze su cui si basa la capacità della Russia di esercitare deterrenza per una aggressione, ma anche per sconfiggere un aggressore. Alla base delle forze strategiche difensive ci sono i sistemi pronti al combattimento, gli strumenti delle forze di difesa aerospaziale, inclusi i sistemi di allerta per attacchi missilistici, sistemi di controllo spaziale, sistemi di difesa missilistica, anti spazio e aerea. Sistemi di diverso tipo dunque, tra cui le armi nucleari.
È opportuno ricordare che la Russia aderisce al Trattato di non Proliferazione Nucleare (Tpn), sancito nel 1970, con il quale i Paesi hanno iniziato a coordinare il loro impegno per ridurre i loro arsenali nucleari dopo la Guerra Fredda. Nel 2010 poi Usa e Russia hanno firmato un ulteriore accordo, prorogato fino al 2025, sugli armamenti nucleari. Il “New Start”. Il quale stabilisce il limite di armi atomiche che possono essere possedute dalle due superpotenze: 1.550 tra testate e bombe atomiche. Non sono inclusi i missili a corto e medio raggio e le armi nucleari tattiche.
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