Un nuovo e inquietante avvertimento arriva da Mosca: “Lʼadesione di Finlandia e Svezia alla Nato avrebbe gravi conseguenze politico-militari che richiederebbero passi reciproci della Russia” dice la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova. Una dichiarazione che assume le sembianze di una vera e propria minaccia di Vladimir Putin a due stati scandinavi.
Anche Finlandia e Svezia nel mirino di Putin
La guerra in Ucraina appare ancor più minacciosa anche a causa del braccio di ferro tra la Nato e la Russia. Il presidente americano Joe Biden ha recentemente comunicato la rottura delle relazioni USA-Russia; ma la minaccia di un altro fronte di guerra arriva proprio da Putin e riguarda questa volta la Svezia e la Finlandia.
Mentre l’invasione dell’Ucraina è ancora in corso, Mosca ha lasciato intendere che il perimetro delle operazioni potrebbe ricomprendere anche altri Stati confinanti. E punta l’indice contro il potenziale ingresso di Svezia e Finlandia nell’Alleanza Atlantica. Si ricordi i due Stati confinano entrambi con la Russia nel Circolo Polare Artico. Pertanto, ad oggi e a pochi giorni dagli attacchi di Kiev, una mossa simile da parte di Svezia e Finlandia potrebbe provocare ulteriormente il Cremlino.
Il dibattito sul possibile ingresso della Finlandia nella Nato “è destinato a cambiare” ha affermato Sanna Marin, prima ministra del Paese scandinavo neutrale durante la guerra fredda, ma oggi più vicino alla Nato dopo l’attacco lanciato contro Kiev da Vladimir Putin. Un avvicinamento che non è andato giù a Mosca che ha infatti parlato di “conseguenze gravi” in caso di adesione.
Le sue parole di Sanna Marin giungono nel giorno in cui Svezia e Finlandia hanno partecipato alla riunione Nato su invito del segretario generale Jens Stoltenberg. Da cui sono arrivate parole nette sulla possibilità che quella in Ucraina sia stata solo una prima mossa di Vladimir Putin, alla quale potrebbero seguirne altri in virtù di un diverso posizionamento degli Stati sullo scacchiere geopolitico.
Finlandia e Svezia
La Finlandia è un Paese neutrale dalla seconda guerra mondiale e nel 1917 pur di svincolarsi dalla Russia le cedette dei territori, ma resta ancora un Paese molto appetibile per la Federazione. Per anni la Finlandia ha fatto da “cuscinetto” tra Occidente e blocco orientale dell’Europa senza schierarsi apertamente per nessuno dei due fronti. In questi giorni ha infatti iniziato a circolare “finlandizzazione“, per spiegare quello che Putin pretende per l’Ucraina: ovvero un’area neutrale, tale da non costituire un pericolo per i confini russi.
Per quanto riguarda la Svezia, invece, sembrerebbe che Stoccolma non intende fare domanda di adesione alla Nato, ma si troverebbe ora “in una grave situazione di sicurezza”. Insicurezza dovuta ai continui conflitti russi e all’attività militare che il Paese giudica come “inaccettabili”.
La Svezia d’altro canto “fornisce assistenza militare, tecnica e umanitaria all’Ucraina. Grato al primo ministro svedese per il suo supporto efficace. Costruire insieme una coalizione anti-Putin!“, aveva scritto nel corso della giornata su Twitter il presidente ucraino Zelensky.
Leggi anche: Ucraina, Biden: “L’alternativa alle sanzioni è la Terza Guerra Mondiale”