“L’alternativa a pesanti sanzioni sarebbe una Terza Guerra Mondiale“. Joe Biden non esita a tratteggiare un quadro allarmante della crisi in Ucraina e spiega il perché del suo pungo duro contro la Russia di Vladmir Putin.
Biden, “Sanzioni o Terza Guerra Mondiale”
Il presidente americano Joe Biden è intervenuto nel podcast di Brian Tyler Cohen su quanto sta accadendo in Ucraina: “Ci sono due opzioni. Inizia la terza guerra mondiale, andare alla guerra con la Russia, in sostanza. O far sì che il Paese che agisce contro la legge internazionale finisca per pagare un prezzo per quello che ha fatto” ha detto Biden. Il presidente russo Vladimir Putin, attaccando l’Ucraina, “sta ottenendo esattamente l’effetto opposto di quello che voleva. Il mio obiettivo dall’inizio era tenere unite la Nato e l’Ue. Perché Putin pensava di poter dividere la Nato, creando un varco a lui utile. E questo non è successo”, ha aggiunto.
Crisi Ucraina, la Germania invia armi a Kiev
Sempre più Paesi stanno inviando armi all’Ucraina per aiutare le truppe di Kiev a resistere all’invasione russa. Anche la Germania, finora restia a sostenere militarmente l’esercito ucraino, ha autorizzato l’export di 1.000 armi anticarro e 500 missili terra-aria di classe “Stinger”. Secondo fonti britanniche, i governi che avrebbero inviato o deciso di inviare armi e munizioni in Ucraina sarebbero al momento oltre venti. Lo stesso Regno Unito ha però chiuso la porta alla richiesta di Kiev di un supporto aereo: “Significherebbe che la Nato dichiara guerra alla Russia“, ha spiegato il ministro della Difesa di Londra Ben Wallace.
Dopo il decreto già approvato venerdì, nei prossimi giorni dovrebbero arrivare nuovi aiuti italiani all’Ucraina: secondo quanto si apprende da fonti di governo, nel corso della prossima settimana potrebbero essere adottati provvedimenti più dettagliati per definire le risorse da inviare agli ucraini, risorse, viene spiegato, anche di carattere militare che permettano agli ucraini di difendersi dall’attacco russo.
Ucraina, la lunga notte di Kiev sotto coprifuoco
Oggi il sindaco di Kiev, Vitalii Klitschko, ha inoltre annunciato l’estensione del coprifuoco in città dalle 17.00 alle 8.00 “per una più efficace difesa della capitale e per la sicurezza dei suoi abitanti“. Il provvedimento resterà in vigore fino alla mattina del 28 febbraio.
“Nelle nostre strade sono in corso combattimenti – spiega l’amministrazione comunale – Vi chiediamo di restare il più possibile calmi e prudenti. Se siete in un rifugio non andate via. Se siete a casa non avvicinatevi alle finestre e non uscite sui balconi. Nascondetevi in una stanza chiusa, per esempio in bagno, e copritevi con qualcosa che possa proteggervi dai detriti“.
Il primo cittadino ha poi avvertito: “Chi sarà trovato in strada sarà trattato da nemico“.
Intanto nella capitale ucraina le ferrovie statali hanno interrotto la fornitura elettrica alla stazione centrale di a causa dei pesanti bombardamenti nei pressi della struttura. I passeggeri e il personale di servizio sono stati evacuati in un rifugio antiaereo.
Domani summit dei ministri degli Esteri Ue su nuove sanzioni alla Russia
I ministri degli Esteri dell’Unione europea si incontreranno domenica in video conferenza per discutere ulteriori sanzioni alla Russia. Lo rendono noto fonti diplomatiche. L’Ue starebbe valutando l’attivazione dell’European Peace Facility, strumento fuori dal budget concepito finanziamento di azioni operative nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune che hanno implicazioni nel settore militare o della difesa. L’esclusione di Mosca dallo Swift non è all’ordine del giorno, ma potrebbe essere sul tavolo.
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