Emilia Romagna e richiedenti asilo. La guerra porta alla luce il fatto che non c’è fine ai mali causati dall’uomo. Oltre alla crisi in Ucraina, molte aree nel mondo si trovano nel mezzo di conflitti armati e ciò porta migliaia di esseri umani a fuggire oltre la propria terra natia o dalle persecuzioni a sfondo politico, etnico o religioso. Molti migranti poi giungono qui, nel Bel Paese, e arrivano dopo viaggi massacranti che durano mesi, con aspettative di vita migliori.
Emilia Romagna. 13.000 i richiedenti asilo
In Italia, l’ultimo report aggiornato che dà un’idea dell’attuale situazione migratoria è quello dell’Emilia-Romagna. In questa Regione sono oltre 13.000 i richiedenti asilo, e titolari di protezione internazionale, e sono 8.000 gli stranieri ospitati nel sistema di accoglienza. Il 70% si trova nei C.A.S. (Centri di accoglienza straordinaria attivati dalle Prefetture) e il 30% nelle 386 strutture S.A.I. promosse dai Comuni (Sistema di accoglienza e integrazione ordinario), per dare ospitalità ad immigrati extracomunitari richiedenti asilo o altre forme di protezione internazionale e umanitaria.
Il “Report protezione e asilo in Emilia-Romagna 2021”
Si tratta di numeri che segnano una contrazione degli arrivi, dopo il trend di crescita durato fino alla fine del 2019. È questo il ritratto che emerge dal “Report protezione e asilo in Emilia-Romagna 2021“, curato dal Servizio regionale politiche per l’integrazione sociale, il contrasto alle povertà e terzo settore, in collaborazione con A.N.C.I. Emilia-Romagna.
Elly Schlein: “La nostra Regione crede nei valori di solidarietà tra popoli”
La vicepresidente della Regione con delega alla Coop. internazionale Elly Schlein, ha commentato così tali dati:
“L’Emilia-Romagna crede fermamente nei valori della solidarietà tra i popoli e dell’accoglienza. Lo ha anche dimostrato dando ospitalità a più di 400 afghani in fuga dal loro Paese dopo la presa del potere da parte dei talebani”.
E nella stessa direzione, aggiunge la vicepresidente:
“va anche l’accordo pluriennale siglato l’ottobre scorso tra la Regione, con l’assessore all’Università Paola Salomoni, e le cinque Università dell’Emilia-Romagna, Bologna, Modena-Reggio, Ferrara e Parma e Cattolica di Piacenza, per la concessione di 38 borse di studio ad altrettanti studenti e ricercatori afghani in fuga dal paese”. Dal punto vista organizzativo, conclude Schlein, “abbiamo sempre creduto nell’importanza di un sistema dell’accoglienza diffusa, che ha mosso i primi passi proprio nella nostra regione e da qui è stato poi un utile stimolo alla diffusione nel resto del paese. Andremo avanti su questa strada, con l’obiettivo di potenziare la rete dei servizi di supporto”.
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