La storia di Kira Rudik è una di quelle storie che non si pensava mai di poter raccontare ma che la guerra costringe a farlo. Kira Rudik è balzata agli onori delle cronache mondiali dopo il cinguettio sul suo profilo Twitter di ieri in cui imbracciando un Kalashnikov si dichiara pronta a difendere la patria.
Chi è Kira Rudik?
Kira Rudik è una parlamentare Ucraina di 36 anni. In passato è stata anche l’amministratore delegato della sede ucraina di Amazon Ring. Fino a pochi giorni fa la trentaseienne ucraina sedeva ordinariamente in parlamento dato che ricopre la carica di presidente del partito Golos che in lingua ucraina prende il significato di “Voce” e fino al 2019 è stata manager dell’azienda Ring, un azienda di sicurezza che era stata acquistata da Amazon. La parlamentare ha anche una laura ed un master: la prima in “computer science” ed il secondo in “information technology”, entrambi i titoli sono stati conseguiti all’università di Kiev.
Il Tweet e l’intervista alla Cnn
Kira Rudik nelle ore scorse si è mostrata attraverso un Tweet in cui imbraccia un Kalashnikov. Il gesto di farsi fotografare con un arma in mano è ovviamente una presa di posizione della parlamentare in cui si dichiara pronta a scendere per difendere la sua patria. Nel cinguettio la 36 enne spiega: “sto imparando a usare il Kalashnikov e mi preparo a prendere le armi. È surreale, solo alcuni giorni fa non mi sarebbe mai venuto in mente. Però, vista la situazione, le nostre donne difenderanno il nostro suolo esattamente come gli uomini. Viva l’Ucraina!”
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I learn to use #Kalashnikov and prepare to bear arms. It sounds surreal as just a few days ago it would never come to my mind. Our #women will protect our soil the same way as our #men. Go #Ukraine! ?? pic.twitter.com/UbF4JRGlcy
— Kira Rudik (@kiraincongress) February 25, 2022
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L’intervista alla Cnn
Prima del Tweet era arrivata l’intervista alla Cnn in cui Kira aveva dichiarato: “”ci sono stati dati i fucili, e saremo in grado di resistere se le forze russe raggiungono Kiev. Proprio in questo momento ci sono esplosioni alle mie spalle, e sento i vetri tremare. Ma è mio dovere restare e difendere la patria. L’ex manager in un altro post sui propri profili social racconta le sensazioni vissute: “Ci siamo sempre chiesti quale sarebbe stata la forza che avrebbe fermato Putin. Pensavano che sarebbe stata una coalizione di grandi Paesi, e che ci sarebbero voluti anni per crearla. Invece eravamo noi. Siamo sempre stati noi, fin dall’inizio. Sono così orgogliosa dell’esercito e del popolo ucraino!”.