Quale ruolo per l’Italia nella sfida dell’intelligenza artificiale? A Montecitorio il primo incontro dedicato al futuro dell’AI, presente il Ministro Colao
Il Governo ha varato, lo scorso novembre, il Programma Strategico Intelligenza Artificiale 2022-2024 che definisce i pilastri delle strategie di sviluppo dell’AI. Costruzione di competenze e Sostegno pubblico alla ricerca. Nei prossimi due anni il Parlamento Europeo, assieme al Consiglio dei Ministri UE, saranno chiamati ad approvare il regolamento sull’AI avanzata.
E anche a definire in particolare limiti ed ambiti specifici di competenza. All’incontro sono intervenuti gli onorevoli Brandi Benifei del parlamento europeo e le deputate Enza Bruno Bossio e Anna Laura Orrico.
L’IA nasce come tecnologia informatica che, di fatto, dota le macchine di qualità di calcolo utili a compiere “ragionamenti” complessi. E’ diventata uno strategico strumento di supporto per startup e piccole imprese. E’ a loro che Fortune Italia ha rivolto una call che ha permesso di selezionare le 20 Startup Italiane più innovative.
L’ecosistema italiano possiede grandi potenzialità che vanno però valorizzate e sfruttate. Il tutto anche attraverso le opportunità che verranno fornite dal Governo, grazie all’attuazione del Programma strategico che prevede 24 politiche legate.
Il Ministro Colao su Intelligenza Artificiale
All’evento ha preso parte il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao.
“Il Governo ha adottato la Strategia Italiana IA a novembre. Nei prossimi 3 anni è prevista la realizzazione di 24 politiche per accelerare innovazione e potenzialità dell’IA nel tessuto nazionale. È un’opportunità per essere più competitivi, ridurre le diseguaglianze e far fare un salto in avanti alle nostre imprese. Per arrivare a questo risultato sarà importante assumere e valorizzare anche giovani con una formazione che tenga insieme più competenze, Per esempio una doppia laurea in materie giuridiche e tecniche”.
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