Vitali e Wladimir Klitschko, ex pugili campioni del mondo dei pesi massimi, hanno annunciato il loro arruolamento nell’esercito ucraino, mettendosi al servizio della nazione per la guerra in corso con la Russia.

Nonostante Vitali sia nato in Kirghizistan e Wladimir in Kazakistan hanno entrambi cittadinanza ucraina, inoltre Vitali è sindaco di Kiev da maggio 2014. Il giorno dell’invasione russa ai microfoni di Good Morning Britain il sindaco di Kiev ha dichiarato:
«Devo farlo. Combatterò una guerra sanguinosa per difendere il mio Paese. Credo nell’Ucraina, nella mia gente».

Il fratello Wladimir invece si era già arruolato nella Brigata di difesa territoriale di Kiev il 2 febbraio, inoltre si è espresso in un post su Linkedin in questo modo:
«Quella che stiamo vivendo non è “la guerra dell’Ucraina”, ma la guerra di Putin. Dietro la nebbia delle ultime settimane si nascondevano meticolosi preparativi per mettere in moto un piano che era stato elaborato da mesi.
Ora, il presidente russo sta usando la retorica bellica, nella più pura tradizione bolscevica, e sta riscrivendo la storia per giustificare la sua ridistribuzione dei confini. Ha chiaramente in mente di distruggere lo stato ucraino e la sovranità del suo popolo.
Il popolo ucraino è forte, desidera sovranità e pace. E rimarrà fedele a se stesso in questa terribile prova. Questa guerra contro il mio paese non è solo il risultato della follia di un uomo, ma anche il risultato di anni di debolezza nelle democrazie occidentali.
Questa follia deve essere fermata ora intensificando i deterrenti».

Vitali e Wladimir Klitschko e il pugilato

I due hanno fatto la storia della boxe nel loro paese e non solo: Vitali in carriera ha conquistato i titoli WBC, WBO e The Ring della divisione, ed è stato nominato “campione emerito” dalla WBC.
Inoltre non è mai andato KO ed è stato il primo campione di pugilato a possedere un dottorato.
Il fratello più piccolo, Wladimir, ha detenuto le cinture WBA, IBF e WBO (due volte) dei pesi massimi e ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1996.