Sono ore di apprensione in tutta l’Ucraina dopo l’invasione militare da parte della Russia. I civili sono in fuga da Kiev, ma c’è chi è ancora presente nella capitale ucraina. Tra questi Roberto De Zerbi, allenatore dello Shakhtar Donetsk, chiuso in un albergo insieme ai suoi otto collaboratori italiani. “Siamo tutti in hotel, la situazione è precipitata da stamattina – spiega De Zerbi a Sky Sport – Fino a ieri sera siamo rimasti che il campionato sarebbe dovuto ripartire e così non è stato. Ci siamo svegliati in malo modo con delle esplosioni. Stiamo bene, la situazione è tesa perché c’è preoccupazione. Cerchiamo di avere contatti con le nostre ambasciate per capire il da farsi“.
De Zerbi, così come i connazionali, è in attesa di rientrare in Italia: “L’Ambasciata italiana è stata correttissima e tempestiva, il console italiano ci sta dando grande sostegno e vicinanza. Non era nostra intenzione fare gli eroi, siamo qui per fare il nostro lavoro che è il calcio, ma abbiamo giocatori che hanno già vissuto il 2014 nel Donbass. Finché il campionato non fosse stato sospeso trovavamo ingiusto partire. Rifarei la stessa scelta, ora la situazione è diversa e il calcio è sospeso. Stiamo cercando il modo per andare via“.
I giocatori brasiliani: “Chiediamo appoggio al nostro Governo”
Attendono indicazioni per ritornare in patria anche gli undici giocatori brasiliani dello Shakhtar Donetsk, chiusi in hotel insieme alle rispettive famiglie e il connazionale della Dynamo Kiev Vitinho. I calciatori hanno pubblicato un video sui social, chiedendo aiuto al proprio Governo per poter lasciare l’Ucraina il prima possibile: “Stiamo aspettando in hotel di capire come si evolve la situazione. Chiediamo aiuto perché tantissime persone hanno lasciato la città. Le frontiere sono chiuse, lo spazio aereo è chiuso, non si sa come poter partire. Chiediamo appoggio al governo brasiliano perché ci possa aiutare e speriamo che possiate aiutarci a lasciare il Paese il prima possibile“. Poi prende la parola la moglie di uno dei calciatori: “Noi mogli siamo qui con i nostri bambini. Ci sentiamo un po’ abbandonati perché non sappiamo cosa possiamo fare, le notizie ci arrivano solo dal Brasile e vi facciamo questo appello perché facciate qualcosa per i bambini. Abbiamo lasciato le nostre case portando con noi solo qualche vestito e non sappiamo come risolvere questa situazione“.
Jogadores brasileiros do Shakhtar e do Dínamo estão reunidos com as famílias em um hotel de Kiev. Acabaram de gravar esse vídeo pedindo ajuda das autoridades brasileiras para deixar o país. pic.twitter.com/7ah1RuKGo2
— Arthur Quezada (@ArthurQuezada) February 24, 2022
Paulo Fonseca: “Il giorno peggiore della mia vita”
A Kiev, bloccato insieme alla sua famiglia, c’è anche l’ex allenatore della Roma Paulo Fonseca: “Mi sono svegliato alle cinque del mattino con cinque esplosioni di seguito – spiega a Jornal de Noticias – Avevo un volo in programma per oggi, ma ora è impossibile uscire da qui, perché gli aeroporti sono già distrutti e lo spazio aereo è stato chiuso. Le strade sono completamente ferme, perché è impossibile spostarsi con così tante macchine. I supermercati sono stati presi d’assalto e non c’è più molto. La benzina ad esempio è terminata. Non ci resta che pregare che non cada un’altra bomba su di noi. È il giorno peggiore“.
I would like to thank everyone who has sent messages of care and support to my family and I. We are in Kyiv and doing our best to stay strong during this very tough moment for Ukraine. pic.twitter.com/HbKFCsSoW5
— Paulo Fonseca (@PFonsecaCoach) February 24, 2022
Uefa, convocata una riunione d’urgenza: “Condanniamo l’invasione militare”
Intanto si muove la Uefa. È stata convocata per domani alle ore 10.00 una riunione straordinaria del Comitato Esecutivo “al fine di valutare la situazione e prendere le misure necessarie“. Il 24 marzo, infatti, è in programma a Mosca lo spareggio Russia-Polonia valido per le qualificazione ai Mondiali 2022; non solo perché a San Pietroburgo si dovrebbe disputare anche la finale della Champions League.
Tutti temi che verranno affrontati nella riunione straordinaria. La Uefa, nel mentre, ha condannato l’invasione russa: “La Uefa condivide la significativa preoccupazione della comunità internazionale per la situazione della sicurezza che si sta sviluppando in Europa e condanna fermamente l’invasione militare russa in corso in Ucraina […] Stiamo affrontando questa situazione con la massima serietà e urgenza. Le decisioni saranno prese dal Comitato Esecutivo Uefa e annunciate domani“.