Guerra Ucraina: le testimonianze. A Kiev “è in vigore la legge marziale, si raccomanda di mantenere la calma e se suona l’allarme raggiungere i rifugi. Nella notte è stato bombardato l’aeroporto militare della città, situato nei pressi della casa orionina. Molte persone stanno lasciando la capitale formando lunghi incolonnamenti di auto. Non è semplice reperire carburante”. La testimonianza dalla capitale ucraina è di don Moreno Cattelan, sacerdote di don Orione.

Guerra Ucraina: le testimonianze

I resoconti dalla città e da altre località del Paese teatro dall’alba di oggi di un’operazione militare lanciata dalla Russia, si legge in una nota, sono stati raccolti da don Giovanni Carollo, direttore della provincia religiosa “Madre della Divina Provvidenza” da cui dipende la missione orionina in Ucraina.

“Anche a Leopoli (L’viv) sono suonate più volte le sirene, – fa sapere Don Fabio Cerasa, altro sacerdote citato nel comunicato -. C’è un traffico pazzesco, perché tutti stanno scappando. Noi siamo qui in casa. I distributori di carburante sono presi d’assalto, così come i bancomat. L’aeroporto è stato già chiuso”.

La Guerra è su tutta la nazione

Don Egidio Montanari, sempre da L’viv, riferisce nella nota che “l’attacco è su tutta la nazione, da questa mattina continuano a suonare le sirene antiaeree, non abbiamo ancora sentito esplosioni ma credo che ci sia un pericolo di bombardamento dell’aeroporto della città perché stanno facendo questo in varie città dell’Ucraina. Noi restiamo qui, non possiamo abbandonare il campo, la casa e soprattutto i nostri ragazzi disabili perché hanno solo noi. Vediamo come evolverà la situazione”.

L’ambasciata italiana rimane aperta

La nostra ambasciata a Kiev è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le autorità ucraine anche a tutela dei circa duemila italiani residenti, in massima allerta pronta ad adottare ogni misura necessaria”. Lo dice il premier Mario Draghi parlando a Palazzo Chigi.