Dall’est Europa non arrivano notizie incoraggianti e i margini per evitare il conflitto tra Russia e Ucraina sembrano sempre più ridotti. In queste ore c’è profonda preoccupazione per l’intensificarsi delle ostilità che rappresenterebbe, secondo l’UNICEF, una minaccia per le vite e il benessere di 7,5 milioni di bambini. Nelle ultime 72 ore diversi colpi di armi pesanti hanno già danneggiato infrastrutture idriche di base e scolastiche.

UNICEF: 7,5 milioni di bambini in pericolo

“Se i combattimenti non si fermeranno, decine di migliaia di famiglie potrebbero essere costrette a sfollare, facendo drammaticamente aumentare i bisogni umanitari. L’UNICEF sta lavorando in Ucraina Orientale per ampliare i programmi salvavita per i bambini. Questi comprendono: il trasporto di acqua sicura nelle aree colpite dal conflitto, la predisposizione di aiuti per la salute, l’igiene e l’istruzione di emergenza il più vicino possibile alle comunità vicino la linea di conflitto e lavorare con le municipalità per assicurare aiuto immediato per i bambini e le famiglie che hanno bisogno di sostegno. Team mobili supportati dall’UNICEF stanno fornendo cure psicosociali ai bambini traumatizzati dall’insicurezza cronica”.

Catherine Russel: “I bambini hanno bisogno di pace”

Come riportato dal sito del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, gli ultimi 8 anni di conflitto hanno causato danni profondi ai più piccoli su entrambi i lati della linea di contatto.

“I bambini in Ucraina hanno un disperato bisogno di pace, adesso”,

spiega il Direttore Generale dell’UNICEF Catherine Russel.

“L’UNICEF fa eco all’appello del Segretario Generale per un immediato cessate il fuoco e chiede alle parti di rispettare i loro obblighi internazionali a proteggere i bambini da pericoli e assicurare che gli attori umanitari possano raggiungere in sicurezza e velocemente i bambini che hanno bisogno”.

Alle 12.00 circa nella regione di Lugansk è iniziato un grande attacco. Dopo una notte di bombardamenti, diversi carri armati sono entrati nel territorio e sono iniziati forti scontri presso la città di Shachtarsk.

“Ora siamo diretti nella regione per evacuare i profughi a Dnipro, portare via soprattutto i bambini”.

Lo dice al telefono all’ANSA un sacerdote dei salesiani.

Adesivi sui vestiti dei bambini per capire il gruppo sanguigno

Come riporta Olga Tokariuk, giornalista freelance a Kiev che sta cercando di raccontare, tramite anche i social network, le vicende del popolo ucraino, la situazione è in bilico.

“Se volete sapere come gli ucraini stanno reagendo al discorso di Putin, eccovi un assaggio. Le mamme su Facebook discutono se mettere degli adesivi sui vestiti dei loro figli, quando vanno a scuola, sui quali indicano il loro gruppo sanguigno. Non commettete errori: le parole di Putin sono state percepite come una dichiarazione di guerra all’Ucraina”.

È questo il messaggio che la giornalista ha condiviso dopo che Vladimir Putin ha firmato il decreto con cui la Russia ha riconosciuto l’indipendenza dall’Ucraina delle repubbliche separatiste del Donbass.

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