Le operazioni in Ucraina sono cominciate. Vladimir Putin non la chiama guerra, ma “operazione militare speciale” per “smilitarizzare e denazificare l’Ucraina”. In un discorso duro, teso e, forse, già registrato diversi giorni fa: secondo alcuni analisti infatti la registrazione potrebbe risalire addirittura a lunedì scorso, quando lo stesso Presidente russo aveva già fatto un lungo discorso a base di un estremo revisionismo storico.
Putin: “In Ucraina nessuna occupazione”
In Italia sono le 4 del mattino. Il Presidente della Federazione Russa parla alla sua Nazione. Non usa mai il termine “guerra”, anzi ribadisce che “l’’operazione militare russa mira a proteggere le persone e le circostanze richiedono un’azione decisiva dalla Russia”. Una strategia difensiva quindi, con tanto di appello ai cittadini ucraini a deporre le armi e a tornare a casa; Putin ribadisce che
L’attacco frontale alla Nato
Putin nel suo discorso poi punta il dito contro la Nato, definendone il comportamento “immorale”: “Un’ulteriore espansione e il suo uso del territorio dell’Ucraina sono inaccettabili” dice lo Zar. Poi riparte nella sua analisi storica, tornando al 2014:
“Oggi, ritengo ancora una volta necessario tornare sui tragici eventi accaduti nel Donbass e sulle questioni chiave per garantire la sicurezza della stessa Russia. Parliamo di minacce che anno dopo anno, passo dopo passo, vengono create in modo rude e senza tante cerimonie da politici irresponsabili in Occidente nei confronti del nostro Paese“.
E minaccia gravi conseguenze
“Nessuno dovrebbe avere dubbi sul fatto che un attacco diretto al nostro Paese porterà alla sconfitta e a terribili conseguenze per qualsiasi potenziale aggressore”.
Putin poi, senza riferirsi direttamente a loro, ne ha anche per gli Stati Uniti:
“Coloro che rivendicano il dominio del mondo, pubblicamente, impunemente e, sottolineo, senza alcun motivo, dichiarano noi, la Russia, il loro nemico”.
Poi, il Presidente russo mostra i muscoli:
“La Russia moderna, anche dopo il crollo dell’Urss e la perdita di una parte significativa del suo potenziale, è oggi una delle più potenti potenze nucleari del mondo ed è in vantaggio in numerosi degli ultimi tipi di armi”.
Mala tempora currunt.