La guerra tra Ucraina e Russia è iniziata e ci sono risvolti anche sul mondo del calcio. Alle prime ore del giorno i soldati russi hanno iniziato le operazioni militari sul territorio ucraino. Un attacco volto a “demilitarizzare e denazificare il Paese” secondo il presidente russo Vladimir Putin. L’azione della Russia sta avendo effetti su tutte le attività in Ucraina: i civili scappano da Kiev e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha introdotto la legge marziale, esortando i cittadini a non farsi prendere dal panico.
Una decisione con una conseguenza immediata – e inevitabile – anche sul calcio. La Federcalcio ucraina, infatti, ha annunciato la sospensione del campionato. “A causa dell’imposizione della legge marziale in Ucraina, il campionato ucraino è stato sospeso” scrive la Federazione in un breve comunicato. Dopo la pausa invernale, la Premier League ucraina sarebbe ricominciata domani con l’anticipo tra Minaj e Zorya.
Ми вистоїмо! ??#Україна #Ukraine pic.twitter.com/MDue4xQqvR
— ⚒FC SHAKHTAR DONETSK (@FCShakhtar) February 24, 2022
De Zerbi e lo staff italiano bloccati a Kiev
In testa al campionato ucraino, dopo 18 giornate, c’è lo Shakhtar Donetsk guidato da Roberto De Zerbi. Gli arancioneri avrebbero dovuto giocare sabato a Kharkiv, sul confine russo, lì dove stamani ci sono state le prime esplosioni. La squadra aveva svolto la preparazione invernale in Turchia, prima di fare rientro in Ucraina. De Zerbi e i suoi collaboratori sono attualmente bloccati in albergo a Kiev. Oltre a lui ci sono il vice allenatore Davide Possanzini, l’allenatore dei portieri Giorgio Bianchi, i preparatori Vincenzo Teresa, Agostino Tibaudi e Marcattilio Marcattili e gli assistenti Michele Cavalli e Paolo Bianco. “Staremo in piedi” ha twittato lo Shakhtar Donetsk, pubblicando una foto della bandiera ucraina.
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Yaremchuk, un gol per l’Ucraina
Si è parlato del conflitto Russia-Ucraina anche nella notte di Champions League. L’attaccante ucraino Roman Yaremchuk, dopo aver segnato il gol del 2-2 in Benfica-Ajax, si è tolto la maglia mostrando una t-shirt con il Tryzub, simbolo del suo paese. “Per me è molto difficile parlarne e la situazione nel nostro Paese è davvero complessa – le parole di Yaremchuk a Sky Sport – Il calcio è il calcio ma ci sono tante cose che stanno succedendo in Ucraina. Io faccio il mio lavoro qui ma penso al mio Paese“.