Accadde oggi, 24 febbraio 1946: Peron presidente dell’Argentina. Juan Domingo Perón nato a Lobos l’8 ottobre 1895 e morto a Olivos il primo luglio 1974, è stato un generale e politico argentino. Fu presidente dell’Argentina fino al 1955 quando venne rovesciato da un colpo di Stato militare. Rieletto alla stessa carica nel 1973, morì l’anno dopo.
Accadde oggi, 24 febbraio 1946: Peron presidente dell’Argentina
I seguaci di Peron erano detti anche “descamisados” cioè “scamiciati”, a indicare simbolicamente la provenienza dagli strati popolari della società. I “descamisados” acclamavano Peron per i suoi sforzi mirati a eliminare la povertà e a dare maggiore dignità al lavoro; mentre, i suoi oppositori politici lo hanno sempre considerato un demagogo e un dittatore. Diede vita al movimento politico conosciuto come “peronismo” o “giustizialismo” (“justicialismo”): una terza via fra il capitalismo e il socialismo.
L’importanza fondamentale di Evita
Peron costruì la sua immagine anche grazie alla sua seconda moglie: Evita Perón (nella foto: Peron ed Evita). Il movimento peronista venne definito populista unendo il socialismo, il patriottismo e la terza via economica. Sono molte le similitudini con il fascismo italiano ma Peron non rinnegò mai la democrazia, la sovranità popolare e il socialismo nazionale. Si ispirò anche alle politiche economiche keynesiane e dirigiste del New Deal di Franklin Delano Roosevelt. In politica estera, Peron sostenne il distacco dell’Argentina dall’influenza degli Stati Uniti, e al contempo una politica terzomondista, di neutralità e di non allineamento nei confronti dei due blocchi contrapposti della “Guerra Fredda”. Non a caso nel 1973, durante la sua seconda presidenza, l’Argentina entrò a far parte del Movimento dei paesi non allineati.
Peron “caudillo”?
Peron è stato anche descritto come un tipico “caudillo”, che nei paesi ispanofoni indica un capo carismatico con potere politico e militare. Ma Peron nei suoi scritti ha apertamente rifiutato questa etichetta e questo ruolo. L’ideologia peronista ha permeato la maggior parte dei partiti politici argentini odierni, sia di destra che di sinistra. Peron è stato uno dei presidenti argentini più discussi sia per questa mancanza di un riferimento politico ben preciso, sia per aver dato asilo ai nazisti che scappavano dai processi per crimini di guerra al termine della Seconda guerra mondiale.
Le tante critiche internazionali
Peron ideologicamente non aveva simpatie per il nazionalsocialismo hitleriano, sebbene alcuni studiosi lo affermino. Era nota invece la sua simpatia verso il fascismo di Benito Mussolini e la sua personale sintesi di nazionalismo, corporativismo e sindacalismo rivoluzionario. Il peronismo non fu mai antisemita; anzi, con la Fondazione Evita Peron aiutò il neonato stato di Israele, gesto ricambiato con una visita ufficiale della premier israeliana Golda Meir in Argentina. Durante la sua vita Peron ebbe anche rapporti con la massoneria europea e, tramite la terza moglie Isabelita, un legame con Licio Gelli: il capo della loggia massonica P2.
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