La Juventus pareggia contro il Villareal nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. 1-1 il risultato finale, Vlahovic illude i suoi dopo 32 secondi. Uno splendido lancio di Danilo, imbecca il serbo che si libera di Albiol e incrocia insaccando il vantaggio. La rete è solo illusoria, perché nella seconda frazione Dani Parejo trova il pari su una dormita colossale della difesa juventina. Si deciderà tutto nella gara di ritorno all’Allianz Stadium, la Juve continua a sperare nel recupero di Dybala che dovrebbe essere rientrare nella prossima settimana. Juventus dai due volti a l’Estadio de La Ceramica di Villareal, nel primo tempo pimpante e col piglio giusto, mentre disattenta e impaurita nella seconda frazione la formazione di Allegri. La squadra bianconera tornerà a lavoro, per una società vuole continuare il sogno Champions, competizione che manca in bacheca dal lontano 1996.

Le parole di Allegri

Al termine della gara, l’allenatore della Juventus Max Allegri, si è presentato il sala stampa. Queste le sue dichiarazioni: “Sono felice perhè abbiamo disputato una grande partita contro una squadra ottima. Abbiamo giocato bene un ottavo di Champions League che non è tecnicamente facile”. Negli ultimi minuti Allegri è stato protagonista di un episodio parecchio simile al lancio della giacca nella partita contro il Carpi di qualche anno fa. Questa volta a volar via è stato il cappotto: “Non era una questione di tensione: eravamo molto attaccati all’uomo, ci siamo staccati e loro sono molto bravi a girare questa palla ai lati dell’area piccola e abbiamo preso due imbucate alla fine dove abbiamo rischiato”. E su Vlahovic: “E’ un giocatore molto bravo e ha debuttato in Champions nel migliore dei modi”.

L’allenatore livornese ha poi concluso: “Bisogna giocare il ritorno come se fosse una finale. Avremo tempo per prepararla e recuperare anche qualche giocatore come Dybala, Rugani, Bernardeschi e vediamo Chiellini” – spiega Allegri – “Quando prendi un gol così con 6 difensori schierati…c’è sempre la vecchia regola che uno fa più danni di sei”.