Situazione Ucraina Russia ultima ora. Il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato il ministro della Difesa di inviare truppe russe nel Donbass, regione separatista dell’Ucraina orientale, “con funzione di mantenimento della pace“. Lo riporta il quotidiano Novaja Gazeta spiegando che tale misura è contenuta in due decreti con cui Mosca riconosce ufficialmente l’indipendenza delle “repubbliche popolari” di Donetsk e di Lugansk. Tali entità si sono autoproclamate tali nel 2014 e finora il Cremlino non le aveva mai riconosciute e aveva anche negato ogni sostegno militare ai movimenti separatisti dell’Ucraina orientale. Testimoni oculari hanno riferito che due colonne di carri armati si sono spostate a nord e a ovest. L’accordo tra Russia e le due repubbliche del Donbass prevede l’uso reciproco di basi e infrastrutture militari.
Stati Uniti e Ue preparano nuove sanzioni contro la Russia e Berlino stoppa l’autorizzazione al gasdotto Nord Stream 2
Lavrov: “Pronto a incontrare Blinken”
“Sono sempre pronto a incontrare il segretario di stato americano Antony Blinken”.
Lo ha assicurato il ministro degli Affari esteri della Russia Sergey Lavrov, in un momento in cui le diplomazie occidentali denunciano l’inizio dell’invasione dell’Ucraina orientale da parte delle truppe russe e annunciano un pacchetto di sanzioni contro Mosca.
“Persino nei momenti più difficili noi diciamo: siamo disponibili al negoziato“,
ha ribadito la portavoce di Lavrov, Maria Zakharova.
Draghi: “Trovare soluzione pacifica ma sì alle sanzioni alla Russia”
“Sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia”.
Così il premier Mario Draghi in apertura del suo discorso all’insediamento di Franco Frattini al Consiglio di Stato a proposito della crisi in Ucraina.
Situazione Ucraina Russia ultima ora. Le zone al confine
Nel Donbass da venerdì scorso sono scoppiati scontri tra i gruppi armati separatisti filo-russi e l’esercito ucraino sulla scia di settimane di rinnovate tensioni militari al confine con la Russia, che hanno comportato anche la risposta degli Stati Uniti con diverse migliaia di soldati inviati nei Paesi Nato più prossimi al confine russo. Dopo il riconoscimento delle due repubbliche da parte del Cremlino, l’Unione Europea ha stabilito nuove sanzioni alla Russia, accusata di voler invadere l’Ucraina. Mosca ha denunciato, invece, la crescente presenza militare americana alle sue frontiere e chiesto, per ragioni di sicurezza, che sia bloccato il processo di annessione dell’Ucraina alla Nato.
Ue: “Grave violazione il riconoscimento delle repubbliche separatiste”
“Oggi pomeriggio adotteremo le prime sanzioni” nei confronti di Mosca.
Lo ha detto l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell.
“Il riconoscimento delle due repubbliche separatiste in Ucraina è una violazione spudorata del diritto internazionale, dell’integrità territoriale dell’Ucraina e degli accordi di Minsk”.
E’ la reazione su Twitter della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, del presidente del Consiglio europeo Charles Michel e dell’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell dopo la firma del decreto con cui il presidente russo Vladimir Putin ha riconosciuto l’indipendenza delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, le aree più a est del Paese interessate dalle tensioni militari negli ultimi mesi. “
L’Unione europea e i suoi alleati reagiranno con unità, fermezza e determinazione in solidarietà dell’Ucraina”,
hanno concluso i leader.
Di Maio: “Decisione russa da condannare, pronti a riferire in Parlamento”
“La decisione delle autorità russe di riconoscere le cosiddette Repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk è da condannare in quanto contraria agli accordi di Minsk e costituisce un grave ostacolo nella ricerca di una soluzione diplomatica. L’Italia continua a sostenere l’integrità e la piena sovranità dell’Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti”.
Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
Il titolare della Farnesina, che ha risposto alla richiesta di numerose forze politiche italiane assicurando che “il Governo è pronto a riferire in Aula”, ha aggiunto:
“L’Italia rivolge un appello a tutte le parti perché si ritorni al tavolo negoziale nei formati appropriati, nella convinzione che iniziative unilaterali allontanano il raggiungimento di condizioni di stabilità e sicurezza nella regione. L’Italia è in costante contatto con i partner europei e atlantici per coordinare la risposta all’annuncio del presidente della Federazione Russa“.
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Stoltenberg: “Escalation provocata dalla Russia”
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha convocato una conferenza stampa per le 17 di oggi, in cui ha ribadito la condanna per le scelte russe:
“Tutte le indicazioni confermano come la Russia stia continuando a organizzare un attacco su vasta scala all’Ucraina. Continuiamo a chiedere alla Russia di fare un passo indietro… non è mai troppo tardi per annullare un attacco(…) La Russia è passata all’azione militare, siamo in allerta, monitoriamo la situazione”.
Biden: “Se Russia sarà seria, USA aperti al dialogo”
In serata è arrivata anche la dichiarazione del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Biden, ha dichiarato che gli Stati Uniti e gli alleati “restano aperti alla diplomazia se la Russia sarà seria” perché’ Washington “non ha alcuna intenzione di combattere” con Mosca. Ma dalle parole di Putin sul riconoscimento delle repubbliche separatiste “non c’è nulla che mostri interesse nel proseguire il dialogo”. Intanto Biden ha annunciato nuove sanzioni contro Mosca e ha fatto sapere di essere al lavoro con Berlino per bloccare la realizzazione del gasdotto Nord Stream 2.