Anpal assunzioni in Italia: aumentano a febbraio. Sono 318mila le entrate programmate dalle imprese nel mese di febbraio, in diminuzione di circa 140mila unità rispetto ad inizio d’anno, ma, grazie alla riapertura di tutte le attività produttive ed economiche, in netto aumento rispetto a febbraio 2021 (+102mila unità; +47,0%) quando erano in vigore più ampie restrizioni per il contenimento della pandemia e la campagna vaccinale era ancora all’inizio.

Anpal assunzioni in Italia: aumentano a febbraio

Lo scenario evidenziato dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, mostra che a frenare la domanda di lavoro sono le prospettive meno incoraggianti legate ai rialzi dei costi energetici e alle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, nonché la persistente difficoltà a reperire manodopera. Le maggiori incertezze si riflettono su tutti i comparti del manifatturiero con una flessione pari a -29,5% su base mensile, pur conservando una tendenza positiva rispetto a un anno fa (+27,4%).

Anpal lavoro

I contratti utilizzati

I contratti a tempo determinato si confermano la forma maggiormente proposta, pari al 52,7% del totale. Seguono i contratti a tempo indeterminato  22,6%, quelli in somministrazione il 10%, gli altri contratti non alle dipendenze 6,2%, infine l’apprendistato che è offerto a 13mila posizioni pari al 4,3%.

La moda in ripresa

La moda rappresenta da sempre uno dei capisaldi dell’industria italiana. La moda  genera indotto e garantisce numerosi posti di lavoro, per questo è fondamentale che, dopo il crollo del 2019, intraprenda una crescita importante e continuativa, senza battute d’arresto che potrebbero mettere in forte difficoltà un settore già fortemente provato. Secondo l’analisi svolta sui dati del settore moda degli ultimi tre anni, gli esperti di Tiendeo.it, piattaforma che raccoglie offerte e promozioni digitali dei negozi, rivelano che vi è finalmente un segnale di ripresa importante dopo la forte crisi del 2020. La crescita registrata nel 2021 è di 14,35% rispetto all’anno precedente. Un numero che fa essere ottimisti e che denota un grande passo verso la ripresa dei valori precendenti alla pandemia.