Due anni di pandemia, oggi l’Italia prova a tornare alla normalità.

Due anni di pandemia: il 21/02/2020 il primo caso a Codogno

Era il 21 febbraio 2020 quando Codogno, un piccolo comune nel Basso Lodigiano con meno di 16mila abitanti diventa il simbolo dell’inizio della pandemia.

In Italia si registra il primo caso di paziente italiano certificato positivo al coronavirus. Il suo nome è Mattia Maestri, ha 38 anni ed è uno sportivo, oltre che un manager: poche ore dopo l’accettazione il pronto soccorso in cui si è recato viene sigillato e poi chiuso.

L’Italia è costretta a puntare gli occhi sul primo caso noto e i comuni limitrofi a Codogno iniziano a registrare il dilagare di pazienti positivi al virus.

Le zone rosse, il “bollettino” e il lockdown

In poco meno di una settimana, per arrestare quella che inizialmente si manifesta come una epidemia, il governo istituisce le prime zone rosse in 11 comuni tra Lombardia e Veneto.

Ogni sera alle 18 viene convocata una conferenza stampa per seguire il “bollettino” con le nuove predisposizioni governative. Nel giro di un mese l’Italia intera si chiude in lockdown e gli operatori sanitari sono all’improvviso in prima linea a fronteggiare un nemico per molti versi sconosciuto.

L’estate, la pausa e le nuove ondate

Con l’arrivo della bella stagione e del clima più mite il numero dei casi subisce una prima discesa durante l’estate dell’anno pandemico ma con l’incedere dell’autunno, novembre viene considerato ufficialmente il mese della seconda ondata.

L’Italia si muove di nuovo tra zone zosse e confinamenti, strategie di contenimento e disposizioni governative sull’utilizzo dei più indispensabili presidi sanitari.

Dalla prima donna vaccinata al booster

Il 27 dicembre 2020 allo Spallanzani di Roma vengono inoculate le prime dosi di vaccino Pfizer in Italia.

La prima vaccinata in italia è Claudia Alivernini, un’infermiera di 29 anni, con lei a seguire Operatori sanitari e over-80 sono i primi a ricevere le dosi del vaccino.

Grazie al vaccino inizia una nuova via percorribile, la terza e la quarta ondata diventano più leggere da affrontare e le maglie stringenti delle misure messe in atto si allargano lasciando il posto alle graduali coperture.

Codogno, ancora oggi, è di nuovo in prima fila e viene segnalato come uno dei Comuni più virtuosi in Italia sul fronte dei vaccini: il 93% di prime dosi e oltre il 70% di booster.

Oggi l’Italia a due anni dall’inizio della pandemia non è indifferente al virus e ricorda l’anniversario di un’emergenza che non si è ancora conclusa ma che registra il primo vero piegamento della curva dei contagi senza ricorrere a chiusure, ritrovando il respiro.