Le famose isole Galapagos dell’Ecuador hanno ampliato la loro riserva marina il mese scorso, portando ad un aumento della sorveglianza dell’attività di pesca. Le pattuglie gestite dal Parco Nazionale delle Galapagos e dalla Marina ecuadoregna navigano attraverso la riserva controllando i permessi su chiatte di tutte le dimensioni. Sono circa 460 i pescatori che esercitano la loro attività all’interno delle 40 miglia nautiche che compongono la prima riserva delle Galapagos, dove è permessa solo la pesca dei residenti.

Isole Galapagos, ampliata la riserva marina

La prima riserva marina delle Isole Galapagos  è stata creata nel 1998 e misura 138.000 chilometri quadrati. Gli ulteriori 60.000 chilometri quadrati (23.170 miglia quadrate) aggiunti il mese scorso sono il primo passo di un piano di Ecuador, Colombia, Costa Rica e Panama per creare un corridoio di migrazione tra aree protette per le specie minacciate dal cambiamento climatico e dalla pesca industriale. La pesca è vietata nella metà della nuova riserva, mentre nell’altra metà sono proibite le lenze con ami multipli, conosciute localmente come palangre, anche se i pescatori possono immergersi direttamente per catturare le aragoste.

L’obiettivo dell’ampiamento della riserva

Secondo gli esperti e gli ambientalisti l’espansione della riserva aiuterà a proteggere le specie in via di estinzione, compresi gli squali martello, gli squali balena e le tartarughe mentre gli abitanti  si lamenta sostenendo che l’applicazione delle norme è erroneamente concentrata su di loro e sulle loro attività e non sulle navi commerciali – tra cui una flotta di 300 navi arrivate dalla Cina – che ancorano in acque internazionali vicino alla riserva. Tra il 2018 e il 2020 136 pescherecci industriali ecuadoregni non autorizzati sono stati intercettati nella riserva, secondo le cifre del parco nazionale delle Galapagos.