Crisi Ucraina. Mentre si continua a sparare nel Donbass la diplomazia europea cerca di fermare i venti di guerra sempre più forti in Ucraina.  In prima linea Emmanuel Macron impegnato a cercare una linea di dialogo tra Russia e Stati Uniti. Alla fine di una giornata intensa e dopo l’ultima telefona con Putin questa notte, l’Eliseo ha annunciato che il presidente russo e quello americano hanno “accettato in linea di massima” di incontrarsi a un vertice. A patto che la Russia non invada l’Ucraina. Il vertice sarebbe poi esteso a “tutte le parti in causa”. Si concentrerebbe su “sicurezza e stabilità strategica in Europa”, ha precisato la presidenza francese, aggiungendo che il summit si terrà dopo l’incontro tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in programma il 24 febbraio.

Usa: “L’Europa sull’orlo della guerra”

“L’Europa è sull’orlo della guerra”

ha detto ieri la vice presidente americana Kamala Harris alla stampa parlando della crisi Ucraina. Oggi i media americani  continuano a sostenere che i Russi hanno già schierato il 75 per cento delle loro truppe convenzionali in posizione di attacco, mentre secondo la Cbs i comandanti russi hanno già ricevuto l’ordine di invadere l’Ucraina e stanno mettendo a punto i necessari piani. Secondo le ultime notizie riportate da Ansa. L’esercito ucraino ha sparato 60 proiettili su Petrovsky, un Paese della regione di Donetsk, nell’omonima regione separatista. Lo fa sapere la Tass in una dichiarazione, citando la missione della DPR presso il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento (JCCC). L’esercito ucraino ha aperto il fuoco sul villaggio alle 6.30 ora locale.

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