Raul Gardini suicidio e misteri. Questa in sintesi la trama del romanzo di Gianluca Barbera, dal titolo ” L’Ultima notte di Raul Gardini” edito da Chiarelettere. Un romanzo e non un saggio perché, spiega il giornalista, “i saggi rischiano di invecchiare, nuovi elementi e fatti possono essere scoperti, mentre la forma narrativa del romanzo permette di raccontare la commedia e la tragedia umana della vicenda, quella rimane”.

Raul Gardini suicidio e misteri

Attraverso un romanzo si possono poi aggiungere punti di vista attraverso i personaggi, che in questo caso hanno gli stessi nomi e cognomi di quelli protagonisti di quel pezzo di storia italiana, “la vita brulica di episodi e così nel mio libro posso raccontare più cose” afferma l’autore.

I morti sono i migliori colpevoli

Gianluca Barbera cita poi Raymond Chandler, lo scrittore americano che disse “i migliori colpevoli sono i morti, perché non possono difendersi”. Questa citazione è posta all’inizio del suo libro e serve a indicare la chiave di lettura per introdursi nel mistero più importante della stagione di Mani Pulite. la morte di Raul Gardini. Il mistero delle mani senza polvere da sparo, quello del bigliettino ritrovato dentro un libro e quello dei due colpi di pistola sparati che vengono raccontati nel romanzo. 

La tangente Enimont

Se Raul Gardini avesse testimoniato sulla maxi tangente Enimont, ” il processo si sarebbe concluso in maniera diversa, lo stesso Di Pietro sconvolto umanamente per la tragedia, era anche rammaricato per il fatto che con i legali dell’imprenditore, perché Gardini avrebbe fatto dichiarazioni importanti su quei 150 miliardi di lire che costituivano la maxi tangente”

Ci saranno altre morti eccellenti dopo Gardini, ma quella dell’imprenditore milanese, entra nella storia di un grande obiettivo, quello di creare il più grande polo industriale energetico con la fusione tra Eni e Enimont. La storia di un imprenditore corsaro, la storia della sua ultima notte.