Bollette e superbonus, il governo prepara 7,5 miliardi.

L’intervento sul caro-bollette, al vaglio del CdM vale circa 7,5 miliardi, secondo quanto si apprende da fonti di governo, senza scostamento in bilancio, con misure volte a favorire le imprese energivore ed un piano per accrescere la produzione nazionale di gas.

Bollette e superbonus: il provvedimento al vaglio del Cdm

Insieme al presidente del Consiglio Mario Draghi, interverranno in Cdm anche i ministri dell’Economia Franco, dello sviluppo economico Giorgetti, della Transizione ecologica Cingolani, e al termine si attende la conferenza stampa. [Segui la diretta al LINK VIDEO]

Azzerati gli oneri si sistema

L’obiettivo è quello di prorogare per il secondo trimestre le misure volte a sostenere famiglie e PMI nei primi tre mesi dell’anno.

Vengono azzerati gli oneri di sistema, l’Iva sul gas ridotta al 5% e confermato il rafforzamento del bonus sociale per le famiglie con redditi bassi, come previsto dal decreto Sostegni del primo trimestre. 

Il pacchetto di misure prevederà l’introduzione di  interventi strutturali per lo stoccaggio e per l’aumento della produzione di gas nazionale.

Il settore automotive e il superbonus

Oltre al capitolo energia, poi, saranno coinvolti anche il settore automotive con 800 milioni il primo anno e un miliardo a seguire.

Seguno la cessione del credito per bonus edilizi e Superbonus: c’è un inasprimento delle sanzioni, ma allo stesso tempo si allargano le maglie per correggere i vincoli sulla cessione del credito. Sarà possibile cederlo non solo una volta, ma tre, tra istituti vigilati e con un codice identificativo.

Spese energetiche per le strutture sanitarie

Inoltre, arriveranno 400 milioni alle regioni per le spese dovute al Covid e per sostenere le spese energetiche relative alle strutture sanitarie, su probabile sollecitazione del ministro alla salute Roberto Speranza. 

Un pacchetto che valeva 5,5 miliardi, di cui 3,8 destinati ad attutire gli aumenti dei prezzi e 1,7 miliardi destinati alle aziende con forniture oltre i 16,5 kwh. 

Si prevede, dunque, l’abbattimento dei costi che gravano sulle imprese, in particolare quelle appartenenti ai settori produttivi ad alta intensità di energia (definiti, appunto, energivori).

Prezzi calmierati introduzione di misure correttive per evitare extracosti per l’autoproduzione di energia e l’avvio di un piano per aumentare la produzione nazionale di gas metano, senza il ricorso a nuove autorizzazioni, ma semplicemente intervenendo sui siti già operativi.

 

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