Massimo Barra, fondatore della Fondazione Vila Maraini, è intervenuto ai microfoni de L’Italia s’è Desta condotta dal direttore Gianluca Fabi e Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus per parlare della bocciatura del referendum sulla cannabis.
Referendum cannabis, la droga non definisce la persona
“Credo si debba imparare a non parlare solo delle sostanza che da sola non definisce una situazione. Bisogna tenere conto della sostanza che si assume, del cervello dell’assuntore e del contesto. Questi tre aspetti sono variabili e si intersecano in maniera diversa. Il cervello varia da persona a persona, dalla più equilibrata e serena al giovane al quale nessuno ha mai insegnato a vivere. Non si può parlare in assoluto. Uno Stato che si vuole sviluppare ha tutto l’interesse che la gente non si droghi, qualunque sia la droga, perchè chi si droga sta male”.
Morte Viva Sorge, i nodi vengono al pettine
Barra, da sempre nel mondo della sanità, ha parlato anche della morte dell’infermiera Viva Sorge, uscita di strada probabilmente a causa della stanchezza dopo due nottate consecutive a lavoro. “I nodi stanno venendo al pettine. La sanità è stata massacrata perché bisognava risparmiare e quindi il titolo migliore per un amministratore era spendere poco. Magari si finanziavano la sagre della porchetta mentre i soldi per la sanità erano sempre di meno. Si è impedito ai giovani di diventare medici facendo esami astrusi per non far fare loro la professione. C’è stato sempre il taglio degli infermieri. Abbiamo una carenza di decine di migliaia di infermieri. Abbiamo burocrati ottusi che decidevano quanti posti letto servivano ogni 10mila abitanti e invece ne servivano di più. I politici ignoranti, per fare bella figura, tagliavano. È il primato dei piacioni”.