Vaccini, l’Europa deve fare di più  nei confronti dell’Africa per rispondere prontamente alle sfide sanitarie. Lo pensa il 67% degli italiani, intervistati da Ipsos per Amref I sistemi sanitari e la produzione di vaccini sono il secondo punto del 6° summit tra Unione Europea e Unione Africana, che si terrà il 17 e 18 febbraio a Bruxelles. “É arrivato il momento di riparare alle ingiustizie” ha dichiarato il Direttore Globale di Amref Health Africa, cui gli ha fatto eco Guglielmo Micucci, Direttore di Amref Health Africa in Italia “l’Europa ha la possibilità di segnare un punto di svolta, attraverso questo Summit“.

Vaccini, per il 67% degli italiani l’Europa deve fare di più per l’Africa

L’obiettivo del summit – riporta la nota ufficiale – “è quello di lanciare un ambizioso pacchetto di investimenti Africa-Europa, tenendo conto delle sfide globali come il cambiamento climatico e l’attuale crisi sanitaria. I leader dovrebbero anche parlare di strumenti e soluzioni per promuovere la stabilità e la sicurezza attraverso una rinnovata architettura di pace e sicurezza”.Gli italiani – intervistati a novembre da Ipsos per Amref- alla domanda se i Paesi ad alto reddito devono aiutare i Paesi a medio e basso reddito, hanno risposto che:
l’Europa dovrebbe fare di più per aiutare l’Africa”. Il 67% degli intervistati la pensava così, il 17% che “sta contribuendo troppo”; il 16% che “sta agendo correttamente”. Tra i primi tre interventi che l’Europa deve mettere in atto – secondo l’indagine Ipsos La Narrazione sull’Africa –  due hanno a che fare con la salute, punto di cui si discuterà al 6° summit: realizzare strutture ospedaliere, acquisto vaccini covid per Paesi Africani e realizzazione di infrastrutture idriche”.

Sul tavolo anche a questione della proprietà intellettuale dei vaccini

Uno dei punti molto discussi sarà quello della proprietà intellettuale dei vaccini, che sicuramente verrà toccato al summit tra UE e UA, dato il richiamo alla “produzione” inserito come secondo tema in agenda. Dall’indagine Ipsos per Amref, secondo 7 italiani su 10, i brevetti limitano la produzione dei vaccini e quindi la possibilità anche per le persone dei Paesi più poveri di ricevere la vaccinazione contro il Coronavirus. Tuttavia, 6 su 10 sostengono che i brevetti siano necessari per evitare la produzione incontrollata di vaccini e quindi i potenziali rischi per la salute pubblica.
È arrivato il momento di riparare alle ingiustizie” dichiara Githinji Gitahi, Direttore di Amref Health Africa intervenuto martedì 15 febbraio, all’Africa-Europe Week – manifestazione in preparazione al Summit. “L’accesso ineguale ai vaccini è semplicemente un’evoluzione delle ingiustizie di natura storica a cui abbiamo assistito nei secoli passati. C’è molto lavoro da fare, e la scarsa coerenza dell’Europa rappresenta un grande ostacolo” afferma Gitahi, intervenuto in un dibattito che riguarda i modi in cui l’Africa e l’UE possono rafforzare i sistemi sanitari e raggiungere insieme la copertura sanitaria universale. “Da un lato – continua – l’Europa intralcia la condivisione delle conoscenze e la decisione di derogare i diritti di proprietà intellettuale sui vaccini, dall’altro, è il più grande sostenitore della copertura sanitaria universale. Ci deve semplicemente essere più coerenza. Il continente africano ospita il 17% della popolazione mondiale, ma sopporta oltre il 24% del carico globale di malattie, e ha solo il 3% del personale sanitario.”
Il Direttore di Amref Health Africa, in conclusione, ha ringraziato l’Unione Europea per il sostegno alle infrastrutture di salute pubblica in Africa.

Le parole di Guglielmo Micucci, direttore di Amref Health Africa in Italia

In vista del 6° Summit UE-UA il Direttore di Amref Health Africa in Italia, Guglielmo Micucci afferma che:

Ancora una volta l’Europa ha la possibilità di mostrare al mondo intero di essere veramente quella istituzione fatta di persone in grado di sostenere uno sviluppo umano di lungo periodo non solo per il nostro Continente ma per tutto il mondo. Quello che questo summit può rappresentare è la cifra di un futuro che è già presente. Dove l’interdipendenza tra Europa e Africa non riguarda solo l’economia e il mercato dei beni ma anche i diritti e la salute. E la pandemia lo ha reso estremamente evidente. Bisogna avere il coraggio di farlo e l’Europa ha le capacità e la forza per farlo. Per essere di esempio e cancellare una volta per tutte una storia che ha visto spesso, troppo spesso, le promesse non diventare realtà. Il summit può essere una svolta importante. Bisogna volerlo.”

Per rafforzare il processo di vaccinazione, Amref – più grande ong sanitaria, che si occupa di salute in Africa – è stata selezionata da Africa CDC, l’Agenzia per la salute pubblica dell’Unione Africana, come partner per la somministrazione dei vaccini COVID-19 in 24 Paesi dell’Africa orientale e meridionale. L’obiettivo è riuscire a vaccinare il 60% della popolazione africana entro la fine del 2022. Si tratta di un’impresa senza precedenti. Per raggiungere solo la metà di questo obiettivo nel 2022 sarà necessario somministrare più di 780 milioni di dosi.