La Nato riporta tutti gli ottimisti con i piedi per terra. Nessun ritiro di truppe russe all’orizzonte, semmai il contrario. L’Organizzazione, che nasce a seguito della firma del Trattato dell’Atlantico del Nord, ha evidenziato come non ci sia nessun segno che porti a parlare di de-escalation, le truppe di Mosca sono sul territorio e sono in aumento.
Nato: nessun ritiro, truppe in aumento
Per quel che riguarda i movimenti tattici delle forze russe c’è da rilevare la fine delle esercitazioni sul fronte della Crimea connessa a Mosca, dove i contingenti restano nutriti e continuano a far pensare ad un’offensiva imminente. Ha dato false speranze la comunicazione inoltrata dal ministero della Difesa che comunicava il ritiro delle truppe russe dai confini ucraini.
Domani Consiglio Ue a Bruxelles
Se domani si terrà a Bruxelles un Consiglio dell’Unione Europea per aggiornare tutti sullo stato della crisi, oggi doveva essere il giorno del possibile attacco russo contro l’Ucraina. La previsione, per fortuna, dovrebbe rivelarsi sbagliata ma questo non ha impedito al presidente ucraino Zelensky di dichiarare oggi Giornata di unità nazionale. Ieri però Mosca ha iniziato il ritiro delle truppe dal confine ucraino.
Ritiro russo, Biden non si fida
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden non si fida del ritiro russo: “Non hanno ancora verificato in questa fase l’effettivo ritiro dei russi dal confine ucraino. Siamo desiderosi di negoziare accordi scritti con la Russia, di proporre nuove misure sul controllo degli armamenti e sulla trasparenza. Alla diplomazia deve essere data ogni possibilità di avere successo”. “Non vogliamo destabilizzare la Russia”, ha quindi assicurato, tendendo la mano a Putin.
A sostegno dello scetticismo occidentale giunge l’allarme di di Kiev relativamente ad un cyberattacco lanciato ai danni dei siti del ministero della Difesa e di due banche pubbliche. Un segnale, se confermato, di un nuovo attacco ibrido con la probabile regia di Mosca.