Rincari: non solo luce e gas. Ma anche pane, pasta, verdure, vino e acqua minerale. Un maggiore costo per l’acquisto dei mobili e degli apparecchi domestici. Di fiori o pacchetti vacanze e – il sempre presente – caro benzina. Insomma sulle famiglie italiane si abbatte una vera e propria stangata da circa 38,5 miliardi di euro. La rilevazione di Assoutenti non lascia scampo e tantomeno speranze. Nel corso del 2022 ogni famiglia vedrà sparire dal proprio portafoglio circa 1500 euro.

Gli effetti dell’aumento dei prezzi di luce e gas

L’aumento maggiore si registra sui prodotti alimentari di largo consumo ed è dovuto in buona parte ai rincari di luce e gas che hanno registrato una vera e propria impennata. L’inflazione ha fatto il resto. Con +4,8% a gennaio, il livello più altro dal 1996, solo per mangiare gli italiani si ritrovano a spendere 285 euro in più su base annua. Il costo degli spostamenti è salito di 416 euro e di oltre 35 euro le consumazioni al ristorante o al bar. Un vero salasso, poi, andare in villeggiatura: i pacchetti vacanza nazionali rincarano del 16%, gli alberghi dell’11,6.

Preoccupano, infine, i costi nel settore sanitario che secondo Federconsumatori sono dovuti principalmente al ricorso alla sanità privata per visite, prestazioni ed esami, date le difficoltà ed i tempi delle strutture pubbliche.

I timori degli italiani: lavoro e inflazione

Insomma, guardando al futuro, negli italiani “prevale la paura” e il peso di un’incertezza profonda e grave. E la causa principale non è più la pandemia ma l’inflazione e il lavoro, secondo i sondaggi di Tecnè. 7 famiglie su 10 dovranno fare i conti con questi due problemi.

Il premier Draghi e il suo esecutivo invece, dovranno affrontare un anno ricco di sfide importanti provando a riscattare il calo di consensi che, da settembre a gennaio, ha visto per il presidente del Consiglio lasciare sul campo ben 12 punti percentuali (dal 67% al 55%9 ndr).

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