Arrivano droni per il trasporto rapido di farmaci, campioni biologici, vaccini, sangue e in futuro anche di organi.

Si moltiplicano infatti in Italia i progetti per l’impiego di droni in ambito sanitario, che consentiranno di ridurre drasticamente i tempi di collegamento tra strutture ospedaliere. In alcuni casi di contribuire a salvare pazienti in imminente pericolo di vita. Si utilizzeranno nuovi veicoli volanti radiocomandati, dotati di una speciale capsula con ambiente e temperatura controllati. Sarà possibile trasferire velocemente e in maniera sicura pacchi del peso di alcuni chilogrammi a distanza di decine di chilometri, senza dover più ricorrere alle corse di ambulanze nel congestionato traffico cittadino. Ma saranno importanti anche per consegnare dosi di vaccino in località remote o impervie; qualcosa che sarebbe stato molto utile, soprattutto in tempi di pandemia.

Droni utili per i vaccini

Numerosi sono i progetti italiani per l’impiego di droni in ambito ospedaliero. Un’interessante sperimentazione è stata realizzata da Leonardo, Telespazio e D-Flight, che hanno organizzato due voli di un drone ad ala fissa a decollo e atterraggio verticali tra le sedi distanti 32 chilometri di Santa Marinella e Palidoro dell’Ospedale Bambino Gesù. Un altro progetto, denominato “Philotea” e sviluppato da un gruppo di aziende guidato dalla napoletana Carpitech, riguarda un drone per il trasporto di farmaci, materiali biologici, sangue e organi.

Altri progetti sono in fase di studio. Il Distretto Tecnologico Aerospaziale di Brindisi, nell’ambito del progetto europeo “Corus-Xuam”, sperimenterà il trasporto urgente di vaccini con droni tra l’aeroporto di Grottaglie e l’ospedale di Manduria (Taranto). Mentre la Fondazione DOT (Donazione Organi e Trapianti) e il Politecnico di Torino stanno lavorando al progetto “INDOOR” per il trasporto con droni di materiale biologico e organi.

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