Le oltre centocinquantamila vittime causate dal Coronavirus fanno risparmiare l’Inps. I crudi numeri evidenziano come, nell’anno 2020, l’istituto di previdenza infatti non ha potuto erogare oltre un miliardo di euro in pensioni. 1 miliardo e 100 milioni il risparmio dell’ente, riconducibile soprattutto alla pandemia e che ha colpito principalmente gli anziani di tutto il mondo, Italia compresa. A rilevare questi dati è il rapporto “Il Bilancio del Sistema Previdenziale italiano. Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell’assistenza per l’anno 2020”, presentato oggi dal centro studi di Itinerari Presidenziali al Senato. Il tutto mentre nella stessa giornata i sindacati incontreranno il governo proprio sul tema pensioni.
Cresce (di poco) il numero dei pensionati
Secondo il nono rapporto sul bilancio del sistema previdenziale stilato da Itinerari Previdenziali poi, i pensionati nel nostro Paese “nel 2020 aumentano di poco da 16.035.165 a 16.041.202 (+ 6.037); tale incremento risente della tragedia del COVID-19 che ha causato il decesso di 96.818 persone con età uguale o superiore a 65 anni, quasi certamente già pensionati, pari al 96,3% dell’eccesso di mortalità complessiva” (pag.134, ndr).
Nel 2020 l’Inps risparmia 1,1 miliardi, ma in dieci anni saranno quasi 12
Nel medesimo rapporto, a pagina 157, si leggono le cifre del risparmio per l’Inps: “I risparmi INPS, quantificati per il 2020 in 1,11 miliardi di euro considerando anche il minor risparmio dovuto all’erogazione delle nuove reversibilità, sono stati proiettati per il decennio 2020- 2029 e si è ottenuto un risparmio totale di 11,9 miliardi di euro, ipotizzando che le persone decedute in anticipo, rispetto al normale andamento della mortalità, hanno perso numerosi anni di vita. A questo scopo sono state utilizzate le tavole di mortalità Istat 2019, un anno libero dalla pandemia, per calcolare gli anni di vita potenzialmente persi a causa della premorienza dai 96.818 ultra 64enni deceduti in eccesso: in media sono circa 13 anni di vita persi per i 20.110 morti con 65-79 anni di età e in media circa 7 anni di vita persi per i 76.708 morti con 80 e più anni, è stata inoltre stimata probabilisticamente la sopravvivenza dei loro coniugi superstiti“.
Si riduce il rapporto spesa pensioni/Pil
Secondo le stime di Itinerari Previdenziali inoltre cala il rapporto fra la spesa pensionistica e il prodotto interno lordo italiano. Se nel 2020 questo rapporto è al 14,27%, per il 2021 dovrebbe attestarsi intorno al 13,19% per poi allinearsi alla media Eurostat del 12,32% nel 2024.
E l’Inps paga delle pensioni da quasi 50 anni
Secondo i dati infatti sono quasi mezzo milione, per la precisione 476.283, gli assegni previdenziali pagati dall’Inps da 40 anni o più a persone che si sono ritirate dal lavoro negli anni ’80 e, in alcuni casi, anche prima.