Tempi duri per il Canada, con alcuni cittadini che si sono riversati nelle piazze per protestare contro le restrizioni anti-Covid. La variante Omicron ha messo in ginocchio molte aree del mondo, in particolare in Canada, dove la situazione è stata povera di spiragli di normalità. Le proteste sono dilagate e Justin Trudeau, premier canadese, ha dichiarato l’emergenza pubblica nazionale per mettere fine a tutto ciò. Gli effetti delle sommosse popolari, oltre alla paralisi della capitale e alle problematiche sui trasporti, si sono riversate anche nel vivere quotidiano. Quella di Trudeau, in questo contesto, è una decisione che non si vedeva in Canada da quasi mezzo secolo.
La decisione, la prima del genere dopo mezzo secolo, porta alla sospensione delle classiche libertà civili per ripristinare l’ordine pubblico, architrave di ogni ordinamento giuridico. Si tratta, tuttavia, di una soluzione temporanea, volta a evitare che possano verificarsi raduni, proteste di piazza e, come ormai noto nel gergo Covid, assembramenti. Tra gli altri limiti momentanei troviamo quello di evitare spostamenti a lungo raggio o i viaggi per o verso aree specifiche. Tuttavia, il tutto non è ancora operativo. Prima che il dispositivo entri in vigore bisognerà attendere il vaglio del parlamento, che dovrà valutare tutto entro una settimana. Al termine dei sette giorni potrà poi scegliere se approvare, sospendere o negare l’ordinanza di Trudeau.
Le reazioni in Canada alla decisione di Trudeau
Le proteste e la decisione di Trudeau stanno portando ai primi riflessi all’interno del Canada. Il primo ministro dell’Ontario era stato chiaro sul punto, con la decisione di abolire il Covid-pass nella sua provincia. L’area divenne centrale per la protesta dei camionisti dei “convogli della libertà”. “Abbandoneremo i passaporti” vaccinali dal 1 marzo, ha detto il primo ministro Doug Ford in una conferenza stampa spiegando che la grande maggioranza delle persone è vaccinata e che il picco di Omicron è ormai superato. Rispondendo alle domande dei cronisti Ford ha detto di aver abolito il pass “non a causa delle preteste che hanno bloccato il confine a paralizzato Ottawa”, ma perché “è più sicuro agire in questo modo”.