Il Senatore Gianni Girotto, coordinatore del Comitato Transizione Ecologica del Movimento 5 Stelle e Presidente della 10 Commissione Industria al Senato, è intervenuto ai microfoni de L’Italia s’è Desta condotta dal Direttore Gianluca Fabi e Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus per parlare di una mozione presentata dal M5S per impegnare il Governo sulla transizione ecologica.

Girotto ha affrontato il tema del caro bollette e la crisi energetica: “Siamo in questa situazione è per colpa delle passate legislature che hanno bloccato le fonti rinnovabili. Sono ormai 8 anni che siamo fermi. Fosse stato fatto quello che il M5S ed altri dicono da 15 anni non saremo in questa situazione”.

Transizione ecologica, la mozione che impegna il Governo

“Noi ieri abbiamo depositato una mozione al Senato firmato da tutto il Movimento 5 Stelle, nella quale indichiamo 27 impegni per il Governo per migliorare la situazione. Ci sono misure economiche finanziarie ma soprattutto concetti strutturali come velocizzare i permessi di autorizzazione per la realizzazione di nuovi impianti di rinnovabili. Le fonti rinnovabili sono le più veloci a darci potenza ed energia. Il discorso delle trivelle non è illogico. Una parte di aumento di produzione si potrà fare nei giacimenti già esistenti. Questo aumento però non sarà significativo. Anche raddoppiando le estrazioni avremo 3 miliardi di metri cubi su 70 miliardi di fabbisogno annuo dell’Italia”.

L’energia pulita è economica e combatte il caro bollette

Anche a livello economico secondo Giroto converrebbe puntare sull’energia pulita: “A livello di costi e di investimenti sono minori quelli sulle rinnovabili. Aumentare le estrazioni non è gratuito. Siccome l’estrazione avviene tramite privati questi si muovono se hanno certezza di rientrare degli investimenti. Tra l’altro parliamo di rientri economici per i quali occorrono anni ed anni. Si completerebbe questo piano a ridosso dell’ultimatum dell’Europa sulla decarbonizzazione e sullo stop all’utilizzo di fonti non rinnovabili”.