Stava per finire il durissimo lockdown della primavera del 2020 ed Ezio Bosso raccontò il suo desiderio: “Vorrei stare al sole e abbracciare un albero”. Non è stato possibile. Ezio Bosso, direttore di orchestra, un gigante del nostro tempo, se n’è andato il 14 maggio del 2020. Oltre alla sua musica ci rimane il ricordo di un maestro di saggezza, ironia, forza e bellezza. Il ricordo suscita molta malinconia ma non ci è concessa. Bosso diceva: “Mi chiamo Ezio, nella vita faccio musica. E sono un uomo fortunato. E questa é l’unica cosa che vorrei dover dire per parlare di me”. Chissà che cosa avrebbe detto oggi, a pochi giorni dallo stop dell’obbligo di mascherine all’aperto, che è la grande novità del febbraio 2022 dopo una lunga stagione tra green pass base e rafforzato, tra divieti e timide riaperture, tra tamponi rapidi e molecolari, tra mascherine e vaccini, tra virologi da laboratorio e scienziati da palcoscenico. Oggi, senza mascherine, ci sentiamo un po’ più liberi ma tanti italiani hanno aderito al vecchio proverbio “meglio aver paura che buscarne” e in giro ce ne sono ancora molti che portano quel “pezzo di stoffa” che fino a poco tempo fa indossavano solo i turisti cinesi e li guardavamo con commiserazione mentre loro ammiravano i monumenti delle nostre città.
La paura e il coraggio
Un po’ di timore non guasta. E’ un sentimento che non deve far…paura. E’ giusto che si abbiano delle preoccupazioni e si usino delle cautele. Non ci siamo dimenticati dei camion con le bare, di amici e parenti in terapia intensiva, di 150mila uomini e donne finiti al cimitero per colpa di un virus invisibile chiamato Covid. Giusto aver paura, un sentimento “necessario”. Se non fosse così l’essere umano finirebbe con l’auto a duecento all’ora contro un muro, si lancerebbe dal grattacielo ma la paura non deve paralizzare i nostri comportamenti, non deve ridurci all’immobilismo. Se la paura non ci fa assumere comportamenti scellerati è il coraggio che ci fa prendere decisioni che hanno una percentuale ragionata di rischio. La paura scaturisce dalla mente, il coraggio dal cuore. E’ l’ora dell’audacia, con la primavera che si avvicina e il sole che riprende forza e vigore. “Per paura della morte – ha detto il cantautore Enrico Ruggeri – non si può rinunciare a vivere”. Ascoltiamo il suo consiglio. E’ l’ora della vita. Si torna a vivere, ma con giudizio.
Stefano Bisi