La seconda giornata del Sei Nazioni “regala” una nuova performance da dimenticare per gli Azzurri che a Roma si sono visti superare dall’Inghilterra con il risultato di 33-0. La squadra guidata da Eddie Jones non ha mai trovato la resistenza azzurra dominando per tutto l’arco della partita e meritando di vincere a mani basse. Dal canto suo l’Italia ha ben poco da recriminare se non il fatto di non aver saputo ripetere la prestazione soddisfacente ottenuta all’esordio contro la Francia, partita comunque persa per 37-10.

Sulla sfida si è espresso apertamente Ignacio Brex che ha più volte sottolineato quanto alla squadra ora servirà un momento di riflessione singolo e di gruppo per capire cosa non ha funzionato e, soprattutto, da dove ripartire in vista delle prossime gare: “I prossimi giorni dovremo essere molto duri con noi stessi […] fare questa partita non è accettabile per noi”.

Insomma, il morale non sarà alle stelle eppure lo stesso Brex sottolinea che il focus delle prossime gare dovrà essere destinato alla valutazione di tutto ciò che non ha funzionato.

Sei Nazioni: la sintesi di Italia-Inghilterra

Come anticipato, la sfida tra Italia e Inghilterra non ha mai suscitato dubbi su chi potesse aggiudicarsi la vittoria finale: al 9′ minuto la combinazione Nowell-Smith offre a quest’ultimo la possibilità di realizzare la prima meta e andando a segno anche col calcio successivo. Dieci minuti dopo è invece George ad approfittare di uno sfondamento perfetto dei suoi compagni per realizzare la seconda meta col solito Smith ancora una volta preciso dal calcio; il tallonatore dei Saracens si ripeterà sul finale del primo tempo portando il risultato sul 21-0 per i suoi.

Nella ripresa la musica non cambia per l’Italrugby che al 44′ vengono sorpresi dalla quarta meta inglese firmata da Daly anche se questa volta Smith sbaglia il calcio. Al 60′ l’Inghilterra inizia ad alleggerire la pressione sbagliando più di una giocata e l’Italia prova ad approfittarne con Faiva che però viene fermato a pochi passi dalla meta. Successivamente gli Azzurri ci riprovano dopo aver scelto la rimessa laterale in seguito ad un ottimo calcio di punizione, l’occasione però è vanificata da Fusco che prova a sfondare da solo.

Al 72′ Sinckler trova la quinta meta inglese sfruttando un errore di Marin in ricezione: stavolta Smith non sbaglia portando gli inglesi sul 33-0. Sul finale c’è spazio solo per un’ultima meta dell’Inghilterra con Slade, tuttavia il TMO annulla la marcatura per aver perso il controllo della palla pochi attimi prima di concludere.