Kiev sotto assedio poi Lavrov apre: “Ci sono chance di trovare un accordo con l’Occidente”. Le parole riportate dal ministro degli Esteri russo Lavrov al presidente Putin aprono scenari di pace insperati che ancora non trovano conferme nelle dichiarazioni di tutti i protagonisti.
Kiev sotto assedio
Di altro tenore, ad esempio, le dichiarazioni del ministro della Difesa Shoigu che ha annunciato: “Una parte delle esercitazioni delle forze armate di Mosca si sta concludendo, un’altra sarà completata nel prossimo futuro”. Destano preoccupazione, in quest’ottica, le parole pronunciate da Putin che rispetto all’espansione della Nato ha detto: “L’espansione della Nato verso est ‘è infinita, molto pericolosa e avviene a spese delle ex Repubbliche sovietiche, inclusa l’Ucraina”.
Le parole di Scholz
“In caso di aggressione militare, saremmo pronti a sanzioni su vasta scala, se la Russia violerà nuovamente la sovranità ucraina, sapremo cosa fare”. Senza mezzi termini le parole di Olaf Scholz, pronunciate nella conferenza stampa congiunta a Kiev con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “La sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina non sono negoziabili. Ci aspettiamo dalla Russia chiari segnali di de-escalation, un attacco all’Ucraina avrebbe gravi conseguenze. La Russia farebbe bene a cogliere le offerte di dialogo”.
Scholz ha chiesto alla Russia “segnali immediati di de-escalation”. “Noi ci aspettiamo da Mosca segnali immediati di de-escalation. Una nuova aggressione militare avrà delle conseguenze pesanti per la Russia”.
Di Maio vola a Kiev
Intanto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio volerà a Kiev, da dove giungono le stime del Center for Defense Strategy ucraino: “Al 12 febbraio, il numero totale di truppe russe lungo i confini dell’Ucraina, comprese quelle in Bielorussia e nei territori occupati dell’Ucraina orientale e della Crimea, è di 87 gruppi tattici, circa 147.000 militari, compreso il personale aereo e navale”.
“Queste truppe sono dotate delle armi e dei veicoli appropriati, nonché di unità di supporto logistico e medico. Tuttavia, finora non ci sono segnali che dispongano dei rinforzi aggiuntivi necessari per un’offensiva su larga scala”, aggiunge l’analisi degli esperti.