Prima oneri azzerati e bonus potenziati. Poi risposte strutturali. Il governo è alacremente al lavoro per cercare di contrastare il caro bollette, con l’obiettivo di replicare l’intervento statale previsto per il primo trimestre anche per il secondo.
Contro il caro bollette un decreto in settimana
Sul caro bollette, un decreto è già atteso per questa settimana: secondo quanto emerge, il governo punterebbe a rinnovare gli interventi di contenimento messi a terra per il periodo gennaio-marzo, a partire dall’azzeramento degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica e dalla sostanziale riduzione in quella del gas. Così come ha già fatto a partire dallo scorso autunno. L’esecutivo, secondo Il Sole 24 Ore, ha rintracciato una cifra fra i 4,5 e i 5 miliardi di euro, con i partiti che premono affinché il porta zecchini sia un poco più lasco.
Spazio alle rinnovabili
Il decreto in cantiere strizza l’occhio anche al green: allo studio infatti un piano che coinvolgerebbe le scuole e gli edifici della pubblica amministrazione, e che vorrebbe dotarli di pannelli fotovoltaici per ridurre la dipendenza energetica dall’estero. Ma il draghismo punta anche sull’incremento del gas nazionale: la produzione italiana vorrebbe crescere per 3 miliardi di metri cubi l’anno, considerando che l’Italia ne consuma circa 76 miliardi di metri cubi.
Le famiglie ne pagano il prezzo
Riflessi di questa situazione e delle bollette bollenti si hanno anche sul versante economico. In particolare sulle famiglie. Secondo Assoutenti, il risultato potrebbe essere una maxi-stangata da 38,5 miliardi di euro sulle tasche delle famiglie italiane: fra i prodotti di largo consumo, a gennaio il prezzo del pane è cresciuto del 3,9%, rispetto all’anno precedente. La pasta segna un +10%, la verdura +13,5%. Addirittura anche l’acqua minerale è salita del 3%.