Ci lascia l’acchiappafantasmi, l’uomo che dietro la cinepresa si mise a smussare l’intelletto per lasciarci pellicole. Ivan Reitman, Il produttore-regista di Ghostbusters, è morto a 75 anni nel sonno il 12 febbraio a Montecito, in California, come ha confermato la sua famiglia. Ne dà notizia Variety. Si tratta di una perdita che colpisce tutti gli appassionati del cinema, da chi era cresciuto con le sue pellicole a chi, con Ghostbusters, aveva un dolce ricordo. Reitman, con la sua mente, aveva trasformato la fantasia in settima arte, riuscendo a stupire gli individui del grande schermo. Oltre la fantasia, superando i limiti della mente.

“La nostra famiglia è in lutto per la perdita inaspettata di un marito, padre e nonno che ci ha insegnato a cercare sempre la magia nella vita”, hanno detto i suoi figli, il regista Jason Reitman, Catherine Reitman e Caroline Reitman in una dichiarazione congiunta. “Ci conforta il fatto che il suo lavoro di regista abbia dispensato risate e felicità a innumerevoli altri in tutto il mondo. Mentre piangiamo in privato, speriamo che coloro che lo hanno conosciuto attraverso i suoi film lo ricorderanno per sempre”.

Breve biografia di Ivan Reitman, la mente di Ghostbusters

Nato in Cecoslovacchia e cresciuto in Canada, Reitman raggiunse l’apice come produttore di Animal House nel 1978. Successivamente si cimenta alla regia di lungometraggi di successo che hanno reso celebre Bill Murray: Polpette (1979) e Stripes. Un plotone di svitati (1980). Ma il suo più grande successo da regista e produttore, scritto in collaborazione da Aykroyd e Ramis, che ha recitato insieme a Murray, Moranis e Sigourney Weaver, resta Ghostbusters. Ha anche prodotto le commedie per famiglie “Beethoven”, con protagonista l’omonimo San Bernardo. Tutte pellicole che, in un modo o nell’altro, restano scolpite nella nostra memoria, come solo un grande regista sa e ha saputo fare.