L’Inter torna a giocare gli ottavi di Champions League a distanza di 10 anni dall’ultima volta. Il secondo posto del girone, alle spalle del Real Madrid, è valso alla squadra di Simone Inzaghi il pass per entrare nelle migliori 16 d’Europa. Ad attendere i nerazzurri ci sarà il Liverpool di Jürgen Klopp. In vista del match, il Corriere dello Sport ha intervistato un grande doppio ex come Rafa Benitez, in Italia sulle panchine dell’Inter e del Napoli. L’allenatore spagnolo ha parlato della gara ma ha anche ricordato i trofei vinti su entrambe le panchine: “Sei anni e quattro titoli non si dimenticano, però anche a Milano ho conquistato due coppe. Non è un ottavo scontato, la spunterà chi riesce a tenere palla e far correre gli avversari.” Poi il suggerimento all’allenatore dell’Inter – “Inzaghi mi piace, gli do un consiglio: attento a Diogo Jota”. Rafa conclude poi così il suo intervento: “Inter, tifo Liverpool, ma puoi farcela”. Un messaggio d’amore verso i Reds, fin troppo difficile dimenticare i 6 anni sotto la Kop.

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Soccer Football – Champions League Group Stage Draw – Halic Congress Center, Istanbul, Turkey – August 26, 2021 General view of the Champions League trophy before the draw REUTERS/Murad Sezer

Benitez-Inter: storia di un amore mai iniziato

L’ex allenatore del Liverpool arriva sulla panchina dell’Inter il 10 giugno 2010, a 19 giorni di distanza dalla notte di Madrid, quella magica per tutta la tifoseria nerazzurra. Una doppietta di Milito regalò il triplete a Mou che di lì a poco del Bernabeu ne avrebbe fatto la sua casa, diventando il nuovo entrenador del Real. Benitez con l’Inter vince due trofei, una Supercoppa Italiana e un Mondiale per Club, mica male per un allenatore che a distanza di sei mesi dal suo arrivo lascerà l’Italia, per poi ritornarci tre anni dopo sponda Napoli. Troppe le divergenze nello spogliatoio nerazzurro e la differenza di vedute con il presidente Moratti sul futuro, alla base dell’addio anticipato. Tanti infortuni ed esperienze altalenanti per l’Inter che portarono l’Inter dopo 15 giornate a dieci punti di distanza dalla vetta della classifica. Un amore mai esploso realmente, nonostante il titolo iridato riportato in nerazzurro dopo 45 anni dall’ultima volta.