Negli ultimi anni le case automobilistiche stanno puntando sempre più sullo sviluppo della guida autonoma. Un progetto che nello specifico si sta ulteriormente sviluppando dopo l’emergenza che ha coinvolto il mondo dell’aerospaziale è quello denominato Galileo. Il progetto in questione si sta sempre più allargando in Europa, con i satelliti, denominati IOV (In Orbit Validation) che rappresentano un orgoglio puramente italiano e nello specifico del Centro Integrazione Satelliti di Roma.

Lo sviluppo del progetto

L’Agenzia spaziale europea, in collaborazione con quella italiana, è tutt’ora protagonista dell’operazione che darà alle imprese e ai cittadini la possibilità di dotarsi di un sistema di navigazione satellitare autonomo ancora più preciso rispetto al più conosciuto GPS. Quest’ultimo rappresenta una delle tecnologie più utilizzate al mondo, ma presenta delle criticità. Il Global Positioning System, viene costantemente controllato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America che concede questa tecnologia alle aziende in comodato d’uso gratuito. Il progetto Galileo, invece è in grado di offrire un’accuratezza inferiore ai 10 centimetri. Quest’ultima mai raggiunta prima da una tale tecnologia e una sicurezza a livello informatico maggiore.

L’evoluzione del progetto Galileo

L’intero progetto consisterà in un gruppo di 30 satelliti di cui 28 operativi e due di riserva, che orbiteranno su 3 piani inclinati sull’equatore a ben 23.222 km di quota. Parlando più nello specifico, i satelliti “Made in Europe”, dopo il decollo, daranno il via a una lunga serie di lanci programmati. Tutto questo, per creare un gruppo di satelliti così fitto da garantire un’ottima copertura.

I principali scopi di Galileo

Nel dettaglio sarà presente una maggior precisione nella localizzazione degli utenti rispetto a quella del GPS. Tutto questo aumentando la copertura globale dei segnali inviati dai satelliti, soprattutto a determinate latitudini. Altro dettaglio sarà rappresentato da un’alta disponibilità del segnale nelle aree urbane grazie all’invio del messaggio d’integrità che avvertirà immediatamente l’utente di eventuali perdite di integrità nel segnale.

Attendiamo quindi gli sviluppi di questo progetto che si proietta verso un’alternativa europea allo statunitense GPS.